A Dentro la notizia parla Vincenzo, compagno di Diana Canevarolo, la quarantanovenne la cui morte sarebbe al centro di un’indagine per omicidio volontario contro ignoti aperta dalla Procura di Vicenza. L’uomo respinge ogni accusa.
Vincenzo ricostruisce i momenti del ritrovamento: "Quella mattina mi sono svegliato alle 5 e 10", racconta, spiegando di essere sceso nella tavernetta. "Ho sentito subito il freddo alle gambe perché c'era la porta aperta". Il divano dove Diana dormiva sarebbe stato intatto e si sarebbe allarmato. "Sono uscito fuori e l'ho trovata lì distesa e ho cercato di rianimarla subito".
Il tentativo di soccorso sarebbe proseguito con l’aiuto del figlio: "Mi tremavano le mani", dice, spiegando di averlo svegliato. Racconta quindi i minuti dell’attesa: "Io continuavo a farle il massaggio cardiaco". Poco dopo sarebbero arrivati i soccorsi: "Dopo dieci minuti sono arrivati e poi ho lasciato fare loro".
Vincenzo risponde anche ai dubbi sollevati dal fratello di Diana: "Io sono proprio sconvolto di quelle cose che sta dicendo", afferma. "Sta dicendo delle eresie", e aggiunge: "Lui non sapeva niente della nostra famiglia".
Sul rapporto con Diana, precisa: "Noi dormivamo separati da tempo", e spiega che la scelta non sarebbe stata legata a una rottura sentimentale: "Lei diceva che praticamente io russavo, che scalciavo di notte".
L'uomo respinge anche l’ipotesi di comportamenti persecutori: "La mia compagna poteva fare quello che voleva. Lei lavorava, usciva, entrava".