Dentro la notizia torna ad occuparsi del giallo sulla morte di Liliana Resinovich dopo le ultime notizie sul caso. Al centro della vicenda resta il marito della donna, Sebastiano Visintin, al momento unico indagato, che avrebbe raccolto una presunta testimonianza di un ex ristoratore. Secondo quanto riferito da Visintin, l'imprenditore lo avrebbe raggiunto a casa sua per raccontargli che, tra il 2019 e il 2020, Liliana Resinovich gli avrebbe chiesto dei sacchi neri poco prima di mangiare una pizza nel suo locale, accompagnata dal marito. Visintin sostiene di aver registrato la dichiarazione dell'ex ristoratore con il suo telefono cellulare.
Raggiunto telefonicamente da Dentro la notizia, Sebastiano Visintin spiega perché ha registrato la conversazione: "Mi trovavo con il telefono in mano perché stavo parlando con una persona, quando ho aperto la porta e lui (l'ex ristoratore Alfonoso Buonocore, ndr) mi ha detto 'Devo direi delle cose su Liliana'. Ho pensato subito si trattasse di una cosa importante, così ho staccato il telefono e ho pensato di registrare la conversazione".
A commentare quello che è stato ribattezzato "Il giallo dei sacchi neri", Claudio Sterpin in collegamento da Trieste con Ilaria Dalle Palle. "Questa è una bufala come tante altre che sono state dette in questo caso. - dice Sterpin a Dentro la notizia - Ognuno dice la sua e la maggior parte sono bufale. Questa è un'associazione a delinquere, la morte di Liliana, il lavoro, è stato fatto da più persone".
Claudio Sterpin continua: "Cosa serve dirlo oggi? Avrebbe dovuto farlo a tempo debito, 3 anni fa. In secondo luogo, avrebbe dovuto fare queste dichiarazioni alla polizia, non a Sebastiano. Sebastiano secondo me sa tutto".
L'amico speciale di Liliana Resinovich chiude: "Con 50 centesimi, un euro, si compra una confezione di sacchi neri, perché Liliana avrebbe dovuto chiederli a un pizzaiolo?".