Nel corso della puntata di giovedì 30 ottobre di Dentro la Notizia, un'ultima ora sul caso di Garlasco. Come spiega il conduttore Gianluigi Nuzzi e l'inviata Martina Maltagliati che si trova davanti al tribunale di Milano, il papà di Andrea Sempio, Giuseppe, è ufficialmente indagato per corruzione.
Stando a quanto ricostruito in trasmissione, ci sarebbe un atto di indagine per corruzione con iscritti due nomi: quello di Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, e quello di Giuseppe Sempio, padre di Andrea, già indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Secondo alcune indiscrezioni, la procura di Brescia avrebbe nominato un consulente tecnico che avrebbe il compito di guardare in tutti i device, controllando così non solo ciò che contengono, ma anche ciò che potrebbe essere stato cancellato.
Al momento i legali di Andrea Sempio devono capire se c'è la possibilità di seguire anche Giuseppe Sempio o meno. L'ipotesi è che Giuseppe Sempio avrebbe pagato i giudici perché il figlio Andrea non rispondesse dell'omicidio di Chiara Poggi.
Una settimana prima che Giuseppe Sempio risultasse indagato per corruzione, il figlio si è sottoposto a misurazioni antropometriche. Le telecamere di Dentro la notizia hanno ripreso Andrea Sempio mentre stava uscendo dalla clinica a misurazioni concluse. "Sono assolutamente tranquillo, va tutto bene", sono state le uniche parole dette dal 37enne. Prima di lui, ai microfoni della trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, ha parlato Liborio Cataliotti, nuovo legale di Sempio dopo la revoca del mandato a Massimo Lovati: "Oggi sono stati fatti dei rilievi antropometrici, dei dati oggettivi, non si parla della realizzazione di una perizia o di una consulenza, il che è intuibile che verrà fatto, ma non era l'oggetto dei rilievi odierni".
Giovedì 23 ottobre è stato ospite di Dentro la notizia Antonio De Rensis, l'avvocato che segue Alberto Stasi nel caso di Garlasco. In trasmissione, il legale ha commentato le ultime notizie che riguardano la famiglia Sempio, comprese le intercettazioni dei genitori di Andrea risalenti all'11 febbraio 2017.
"A me ha sempre colpito come parlassero dopo l'interrogatorio - ha detto il legale di Stasi interpellato da Nuzzi - Normalmente i miei assisiti, per reati molto meno gravi di un omicidio, escono stremati da un interrogatorio. Le conversazioni che abbiamo sentito non possono escludere che fossero affaticati, però c'era sempre molta lucidità nelle loro conversazioni".