Paolo Del Debbio: "A me sul fascismo non mi dovete rompere il ca**o"
A Dritto e rovescio il giornalista risponde alle polemiche per la presenza in studio di Massimiliano Minnocci nella scorsa puntata: "Sono figlio di un deportato"
"Mi preme rispondere a chi dice che io sdoganerei il fascismo. Io sono figlio di un deportato, mio padre è stato deportato nel campo di Buchenwald, 30 chilometri sotto Berlino. So qual è la parte sbagliata e quella giusta. A me sul fascismo, cari giovanotti e giovanotte, Pd o non Pd, non mi dovete rompere il ca**o. Io so esattamente quello che è giusto e quello che è ingiusto a proposito di questo". Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio risponde così alle critiche per aver ospitato in studio Massimiliano Minnocci, esponente di estrema destra, in una puntata precedente. In quell'occasione Minnocci, detto Brasile, aveva attaccato la giornalista Francesca Fagnani presente in studio. Il vignettista Vauro si era alzato, i due erano arrivati faccia a faccia, per poi chiarire nei giorni successivi con un pranzo riparatore. TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE
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