Aurora Ramazzotti: "Papà mi manchi ma non tornare"
Per la festa del papà, Aurora manda un messaggio social a papà Eros: "Riabbracciarti sarà bellissimo ma adesso qua le cose sono molto brutte. Solo se non saremo egoisti potremo guarire il mondo"
In quusta festa del papà particolare, chiusi in casa per l'emergenza coronavirus, Aurora Ramazzotti facendo gli auguri al padre Eros, rimasto bloccato all'estero mentre era impeganto in tour, manda un messaggio di forza e di unione e fa il suo appello per rimanere in casa. "Caro papà, qualche mese fa sei partito per finire il tour e nel frattempo qua è arrivato un mostro. Un mostro silenzioso, che prima di attaccare si prende il suo tempo ma quando lo fa è impossibile non accorgersene. Ti toglie il respiro, ti allontana dalle persone che ami e ti fa sentire solo. Il mio cuore piange per le famiglie che l’hanno incontrato e trema perché sa che potrà colpire ancora", scrive la conduttrice, 23 anni. "Oggi è il giorno del papà e tu sei lontano, non c’è niente che desideri di più di abbracciarti, ma ringrazio che tu stia bene e aspetto il giorno in cui potrò farlo perché so che sarà bellissimo. Anche se qua, ora, le cose sono brutte un bel po’. Quindi papà.. non tornare. In questa foto eri tu a proteggere me, ma più passano gli anni più vorrei poterti proteggere io. So che se fossi con me mi diresti che dobbiamo tenere duro, con quella tua voce calda e apprensiva che sa emozionare. Lo faremo, lo stiamo già facendo, ma quanto fa male pensare al dolore che si sta insinuando tra le mura delle nostre case". E continua con una promesa e un appello: "Te lo prometto, papà, che sconfiggeremo questo mostro mettendoci al sicuro. Stringeremo i denti e sacrificheremo la nostra libertà finché sarà necessario. Dobbiamo farlo, lo dobbiamo a chi oggi non può abbracciare un papà, un nonno, una mamma, un fratello. A chi si sente solo e spaventato. Perché ne usciremo, ce la faremo. Ma solo se lasciamo il nostro ego fuori dalla porta di casa potremo guarire il mondo da questo mostro. Ti voglio bene, mi manchi. Auri".