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PADRI E FIGLIE
06 giugno 2022

Viktorija Mihajlovic, la foto con papà Sinisa: "Ti difenderò da tutto"

"Non temere nulla, io sarò al tuo fianco e ti abbraccerò per darti forza sempre", ha scritto su Instagram la primogenita di Sinisa Mihajlovic

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Viktorija Mihajlovic ha condiviso su Instagram un dolcissimo scatto con il padre Sinisa - che i primi di maggio era stato dimesso dal Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna dove era ricoverato dalla fine di marzo per alcuni "campanelli d'allarme" circa il rischio di una ricomparsa della leucemia che lo aveva colpito tre anni fa - dedicandogli le parole del brano Guerriero di Marco Mengoni. "Io sono un guerriero. Veglio quando è notte. Ti difenderò da incubi e tristezze. Ti riparerò da inganni e maldicenze, e ti abbraccerò per darti forza sempre. Ti darò certezze contro le paure. Per vedere il mondo oltre quelle alture. Non temere nulla io sarò al tuo fianco. Con il mantello asciugherò il tuo pianto. E amore il mio grande amore che mi credi", ha scritto la primogenita del campione, 25 anni, a corredo della foto con il padre, che con la moglie Arianna Rapaccioni ha avuto anche i figli Virginia - che lo scorso ottobre lo ha reso nonno della nipotina Violante - Miroslav, Dushan, e Nicholas. "Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi. E resterò al tuo fianco fino a che vorrai. Ti difenderò da tutto, non temere mai", ha concluso Viktorija.

Viktorija Mihajlovic e la lotta del padre contro la leucemia

Viktorija Mihajlovic, ospite a Verissimo nel 2019 con la sorella Virginia, aveva parlato per la prima volta della leucemia che aveva colpito il padre. "È stata una notizia che ci ha cambiato la vita. Siamo una famiglia molto unita, io e i miei fratelli non eravamo molto informati su questa malattia, e quando l'abbiamo saputo ti crolla il mondo addosso, ti cambia la vita. Ma ci siamo fatti forza e stiamo vicini al nostro papà, che è un guerriero", aveva raccontato Viktorija a Silvia Toffanin. Virginia, parlando del giorno in cui avevano saputo della malattia del padre, aveva aggiunto: "Eravamo in Sardegna, ho sentito mia madre parlare al telefono con lui in camera; le ho chiesto cosa stesse succedendo e lei me l'ha detto in lacrime. Pensi sempre che queste cose non possano succedere alla tua famiglia. Ma in questi giorni in cui è stato a casa, in alcuni momenti, quasi mi dimenticavo che fosse malato".

Viktorija Mihajlovic e il suo libro Sinisa, mio padre

"Siete pronti a scoprire chi è il Sergente di ferro dal cuore bagnato di lacrime? Benvenuti nella nostra famiglia, nella mia vita, nella storia di una meravigliosa creatura: mio padre Sinisa Mihajlovic": con queste parole Viktorija Mihajlovic aveva introdotto in un videomessaggio a Verissimo la storia di suo padre che aveva raccontato nel suo primo libro, dal titolo Sinisa, mio padre, uscito due anni fa. Il libro racconta il lato più privato dell'ex calciatore serbo, oggi allenatore del Bologna, l'uomo dietro il campione: il padre, il marito, ma anche l'uomo che nell'estate del 2019 ha dovuto affrontare la battaglia più importante della sua vita, quella contro la leucemia: "Di questo dolore, però, racconto ciò che è accaduto dentro il cuore e la testa della mia famiglia. Il dolore, quello vero, lo ha provato papà sulla sua pelle, e saranno le sue parole a svelarlo in questo libro. È giusto che sia così", aveva detto Viktorija.

Sinisa Mihajlovic e l'amore per la famiglia

Sinisa Mihajlovic, ospite a Verissimo a gennaio del 2020, aveva parlato del suo amore per i figli e la moglie. "Quando vedi i figli che crescono, allora capisci quanto stai invecchiando", aveva raccontato a Silvia Toffanin l'allenatore, al quale Viktorija aveva rivolto bellissime parole in un toccante videomessaggio: "Mio padre è stato sempre una grandissima fonte di ispirazione e un motivo di orgoglio; con un papà così la forza non mi è mai mancata, avendo avuto un esempio come lui". E a proposito della sua lotta contro la leucemia, il campione aveva raccontato: "Ti passa davanti tutta la vita quando ti senti dire certe cose, i primi giorni piangevo e ridevo, poi dopo due giorni ho deciso di andare dritto per la mia strada. Sono stato fortunato ad averla presa in tempo, nonostante il fatto che non avessi avuto nessun sintomo".

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