Mediaset Infinity logo
Verissimo
Catalogo
Dirette Tv
Channels
Cerca
SPORT
24 marzo 2022

Sofia Goggia, l'araba fenice dello sci

Dagli infortuni all'argento alle Olimpiadi Invernali di Pechino, alla terza Coppa del Mondo di discesa libera, a Verissimo la storia della sciatrice alpina

Condividi:

Sofia Goggia, 29 anni, si racconta per la prima volta a Verissimo sabato 26 marzo, e ripercorre con Silvia Toffanin la sua straordinaria carriera, coronata dalla recente vittoria della Coppa del Mondo di sci alpino nella discesa libera a Meribel, la terza dopo quelle conquistate nel 2018 e nel 2021. La sciatrice alpina - che può essere definita l'"araba fenice delle nevi", dal momento che si è sempre rialzata, ottenendo grandi successi dopo numerosi e gravi infortuni - condivide anche le emozioni vissute agli ultimi Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, dove ha vinto la medaglia d'argento nella discesa libera, a poche settimane di distanza da un infortunio subito a Cortina, che l'aveva costretta a uno stop. Sofia Goggia è la prima olimpionica in discesa libera nella storia azzurra, e prima sciatrice italiana della storia a essere salita sul podio in quattro diverse specialità - discesa, gigante, super-G, combinata - nella Coppa del Mondo di sci alpino, grazie a tredici podi stagionali che le hanno permesso di superare un mostro sacro come Deborah Compagnoni.

La terza Coppa del Mondo di Sofia Goggia

"Gli anni passano, i sogni rimangono e, in fondo, siamo sempre gli stessi", aveva scritto di recente su Instagram la campionessa, a corredo di un video in cui baciava la Coppa del Mondo, conquistata lo scorso 16 marzo. "La mia terza coppetta", aveva aggiunto la sciatrice condividendo alcuni scatti a seguito della gara, nella quale aveva preceduto la svizzera Corinne Suter. "Sono contenta perché è il mio terzo globo in cinque anni. Ho dato tutto, da Cortina in avanti è stata una sofferenza da sportiva. È stato difficile rimettermi sugli sci senza fare una preparazione adatta e dovevo sciare con molti km in meno delle altre. Prima delle Olimpiadi avevo fatto uno spazio per questa coppa in libreria", aveva dichiarato alla stampa la campionessa, che ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, lo scorso febbraio, è riuscita a conquistare la medaglia d'argento salendo sul podio appena 23 giorni dopo un infortunio subito nella discesa libera a Cortina. "A dir la verità ad inizio stagione pensavo anche più in grande, però è andata così ed è già tanto quello che sono riuscita a ottenere con un ginocchio un po' malconcio", aveva aggiunto la sciatrice.

​L'argento alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022

Sofia Goggia, infatti, lo scorso 15 febbraio aveva conquistato la medaglia d'argento alle Olimpiadi Invernali di Pechino, vittoria che era arrivata in un momento difficile per la campionessa, che il 23 gennaio aveva subito un infortunio nel Super-G di Cortina, una terribile caduta le aveva procurato una distorsione al ginocchio sinistro con microfrattura del perone e parziale lesione del legamento crociato, già operato nel 2013. "Argento vivo, vivissimo... incommensurabile!", aveva scritto su Instagram, a corredo di uno scatto in cui mostrava la medaglia d'argento Sofia Goggia, che, poco prima della gara, in un altro post aveva parlato delle difficoltà vissute nelle settimane precedenti. Ricordando i momenti successivi all'infortunio, la sciatrice aveva scritto: "È il parterre a Cortina che ammutolisce in pochi secondi, ed è l'abbraccio con i miei amici di sempre in cui mi sono stretta. Sono le loro parole che mi invitano a tenere duro. Ed è la profonda sofferenza che provo nel mio cuore disperato. Sono le interminabili lacrime in elicottero, ed è l'esito delle risonanze che non voglio sentire, ma che mi toccherà sapere. È un crociato lesionato che ha bisogno di tempo, ed è proprio il tempo ciò che non ho". "È l'ennesimo urlo che verrebbe naturale scagliare contro il cielo, ed è invece la forza, la luce che sai trovare dentro di te e che non ti farà perdere la calma. È il primo di febbraio, giorno di partenza della tua squadra per le Olimpiadi, e sono le lacrime in palestra, zoppicante, al pensiero di non essere anche io all'aeroporto con loro. Sono i messaggi di affetto di una Nazione, ed è l'amore che ne consegue. È la fiducia di chi mi è stato accanto, ma è una dannata corsa contro il tempo", aveva aggiunto Sofia Goggia. "Questa è la prova più grande che la vita mi abbia mai portato. L'altro giorno, quando sono entrata in casetta per fare la ricognizione della prima prova, ho guardato quei cinque cerchi e la scritta di Beijing2022, e ho avuto un'esplosione di felicità nel cuore. Non vorrei essere da nessun'altra parte se non qui. Perché le Olimpiadi sono il posto dove ciascun atleta vorrebbe essere", aveva concluso la sciatrice.

L'infortunio a Cortina

Sofia Goggia nella discesa libera a Cortina era volata in aria dopo 55 secondi di gara sullo Scarpadon, quando era in linea per giocarsi la vittoria con la compagna di squadra Elena Curtoni. "Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della mia carriera, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo", aveva dichiarato alla stampa dopo l'incidente la campionessa, che qualche giorno prima era stata protagonista di un'altra brutta caduta nella discesa libera di Altenmarkt Zauchensee. "Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo. E andare avanti", aveva aggiunto in un post su Instagram la sciatrice, che a Cortina, il giorno prima dell'incidente, era riuscita a trionfare nella discesa libera sulla pista Olympia delle Tofane, portando a casa il sesto successo stagionale. "Figlia del vento… vivere un sogno porta fortuna", aveva scritto su Instagram, aggiungendo un cuore, a corredo di una foto in cui mostrava l'agognato premio la campionessa, che aveva dedicato un post anche alla sua Cortina.

L'infanzia e gli esordi

Sofia Goggia è nata a Bergamo il 15 novembre 1992 da mamma Giuliana, professoressa di Lettere, e papà Ezio, ingegnere, e ha un fratello maggiore di nome Tommaso, anche lui ingegnere, con i quali vive nella Valle di Astino, adiacente alla parte occidentale della città. La campionessa - che si era avvicinata allo sci a soli 3 anni, guardando il fratello sulle piste di Foppolo, in Alta Val Bembana - ha disputato la sua prima gara a 8 anni. Sofia Goggia sin da piccola ha dato il massimo di se stessa, dimostrandosi forte, coraggiosa e competitiva, e non aveva ancora 10 anni quando - il 2 ottobre del 2002 - sulla scheda degli obiettivi dello sci club, scriveva: "Sogno di vincere le Olimpiadi nella discesa libera". La sciatrice aveva debuttato nel circuito FIS a novembre del 2007, in una gara nazionale giovanile a Livigno, e il mese seguente si era piazzata ai primi posti in due competizioni di supergigante tenutesi a Caspoggio, dove, a maggio del 2008, aveva debuttato in Coppa Europa. Sofia Goggia - che, dopo aver ottenuto il diploma da privatista, oggi studia Scienza Politiche - aveva poi conquistato tre titoli ai Campionati italiani aspiranti a Pila: in slalom gigante, supergigante e slalom speciale. Nel 2010 la sciatrice aveva partecipato alla Coppa Europa e successivamente ai Mondiali Juniores tenutisi nel versante francese del Monte Bianco, ottenendo un sesto posto nella discesa libera. Nella stagione 2011-2012 la sciatrice aveva vinto due giganti, ed era stata stata convocata per la prima volta nella squadra italiana di Coppa del Mondo, dove aveva fatto il suo esordio il 28 dicembre 2011.

I primi traguardi

Sofia Goggia - dopo essere stata arruolata nella Guardia di Finanza, entrando a far parte dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle - a febbraio del 2012 aveva ottenuto il suo primo podio in Coppa Europa, e la sua prima vittoria nella supercombinata di Sella Nevea. La campionessa a fine stagione era risultata terza assoluta in classifica generale, e aveva vinto la "coppetta" di supercombinata. Nella stagione 2012-2013 Goggia aveva ottenuto tre vittorie, tre secondi posti, e altri piazzamenti in Coppa Europa in diverse specialità, vincendo la classifica di discesa libera e piazzandosi seconda nella generale. Goggia nella stagione successiva era entrata stabilmente nella squadra italiana di Coppa del Mondo, ottenendo nel 2013 il settimo posto nel supergigante di Beaver Creek, a seguito del quale, durante la discesa libera di Lake Louise, aveva subito un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, per quale era stata operata, concludendo la stagione anticipatamente, e saltando le prime gare della stagione 2014-2015, che aveva dovuto concludere prima del tempo per una cisti nel ginocchio sinistro, che le era stata diagnosticata nel 2015. Nella stagione 2015-2016 la sciatrice aveva disputato la sua prima stagione completa in Coppa del Mondo e nella stagione seguente era stata inserita nella squadra nazionale polivalenti, dedicata alle atlete competitive in più discipline.

I successi internazionali

Sofia Goggia a novembre del 2016 aveva ottenuto il suo primo podio nel massimo circuito, a Killington, negli Stati Uniti, piazzandosi al terzo posto nello slalom gigante, e nel 2017 aveva preso parte anche ai Mondiali di Sankt Moritz, vincendo il bronzo nello slalom gigante, classficandosi al quarto posto nella discesa libera, e aggiudicandosi il terzo posto in quella generale di Coppa del Mondo.

Nel 2018 la sciatrice aveva preso parte ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud, sua prima presenza olimpica, dove aveva vinto la medaglia d'oro nella discesa libera. "Quella bambina che a 6 anni sulle nevi di Foppolo sognava, un giorno, di vincere le Olimpiadi", aveva scritto Sofia Goggia su Instagram a corredo di un intenso scatto con il tricolore. "Gli atleti corrono sempre per raggiungere i propri obiettivi, e correndo continuano a mettere da parte se stessi, schiacciano la propria persona che rimane malformata e inespressa. Quando si fermano, hanno il tempo di ragionare ed è lì che si accorgono di essere rimasti indietro interiormente: si sentono spiazzati e devono rimboccarsi le maniche per recuperare quello che sono diventati intimamente. Noi genitori siamo lì per buttare una scialuppa", aveva raccontato il padre della sciatrice parlando degli infortuni subiti dalla figlia.

​Gli infortuni di Sofia Goggia

Sofia Goggia, infatti, nel 2007, non ancora 15enne, aveva subito la rottura del legamento crociato e del menisco esterno del ginocchio destro, seguita un anno dopo da un infortunio al menisco, sempre del ginocchio destro. A febbraio del 2011 la sciatrice aveva subito infortunio muscolare e trauma cranico ad Altenmarkt, e l'anno seguente, poche settimane dopo il debutto in Coppa del Mondo, aveva subito la rottura del crociato e del menisco del ginocchio. A Lake Louise, nel 2013, Sofia Goggia era stata vittima di altri infortuni: del crociato e dei due menischi, e ottobre del 2018 si era fratturata il malleolo peroneale sul ghiacciaio di Hintertux, in Austria, a seguito di una caduta in allenamento. La sciatrice - che a dicembre dello stesso anno era stata insignita del Collare d'Oro al Merito Sportivo - era tornata a gareggiare a gennaio 2019, quando aveva ottenuto due argenti in Coppa del Mondo. Sofia Goggia - che ai Mondiali di Åre aveva poi vinto la medaglia d'argento nel supergigante - a febbraio del 2020 aveva subito un nuovo infortunio, a seguito di una caduta nel supergigante di Garmisch-Partenkirchen: una frattura scomposta del radio sinistro che l'aveva costretta a fermarsi nuovamente. "Non sono preoccupata ma serena nell'avversità e pronta per questa nuova sfida, che altro non fa che aprirmi gli occhi, darmi nuovi punti di vista e nuovi spunti di crescita. Evviva la lentezza, e la velocità che ne conseguirà. Ringrazio, accetto e perdono", aveva scritto la sciatrice su Instagram a corredo di alcuni scatti con la gamba ingessata e le stampelle. Anche nella stagione 2020-2021 Goggia era stata vittima di alcuni infortuni: a Garmisch, a febbraio del 2020, si era fratturata il radio del braccio sinistro, chiudendo anzitempo la stagione, e nella stessa località dell'Alta Baviera il 31 gennaio del 2021 aveva subito un trauma distorsivo-contusivo al ginocchio destro, con frattura composta del piatto tibiale laterale, mentre percorreva una pista turistica di Garmisch-Partenkirchen, che l'aveva costretta a fermarsi, impedendole di partecipare ai Mondiali di Cortina d'Ampezzo, dove il 23 gennaio scorso era avvenuto l'ennesimo incidente: "Gli infortuni mi hanno sì tolto dalle gare, ma mi hanno anche dato una forza interiore incredibile", aveva dichiarato la campionessa. A marzo del 2021 la sciatrice si era comunque aggiudicata la sua seconda Coppa del Mondo di discesa libera per poi conquistare la vittoria nella stessa disciplina a Lake Louise, in Canada, e l'argento ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino, entrando di diritto tra le leggende dello sport italiano.

Sofia Goggia e l'amore

Sofia Goggia - da sempre molto riservata a proposito della sua vita privata - in un'intervista al Corriere dello Sport, parlando dell’amore, aveva dichiarato: "Che ruolo gioca l'amore nella mia vita? Non ho avuto tante relazioni. Anzi, ne ho avuta una, e pensavo fosse amore. Invece mi ha distrutto". "Ho licenziato un fidanzato dopo uno stage di due mesi. Ora preferisco concentrarmi sullo sci, ma se dovesse arrivare qualcuno di interessante non me lo lascerei scappare. Preferirei fosse un atleta, ma non uno sciatore", aveva aggiunto la campionessa, che ha un migliore amico, Giovanni, suo compagno dalle elementari, con cui condivide il tifo per la Juventus.

Le passioni di Sofia Goggia

Sofia Goggia - che ha una grande passione per la natura e per gli animali, soprattutto per i cani - ha un cucciolo di nome Belle, un pastore australiano, e ha un amore particolare per la musica: colleziona vinili, passione ereditata dal padre, ed è una superfan di Fedez, le cui canzoni sono spesso le colonne sonore della sue gare. La sciatrice ha una grande passione anche per la poesia e la cucina: ama leggere, è molto legata alle tradizioni e sa fare un'ottima polenta.

Copyright ©1999-2024 RTI Business Digital - RTI S.p.A.: p. iva 03976881007 - Sede legale: Largo del Nazareno 8, 00187 Roma. Uffici: Viale Europa 46, 20093 Cologno Monzese (MI) - Cap. Soc. int. vers. € 500.000.007 - Gruppo MFE Media For Europe N.V. - Tutti i diritti riservati.