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06 agosto 2021

Luigi Busà, l’oro a Tokyo e l'amore per il karate con cui ha sconfitto l’obesità

Il karateka ha vinto la medaglia d'oro nel kumite battendo il cinque volte campione del mondo Rafael Aghayev

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Luigi Busà, l’oro a Tokyo e l'amore per il karate con cui ha sconfitto l’obesità
Luigi Busà, Tokyo 2020 (foto Ansa)

Con l'oro di Luigi Busà l'Italia scrive la storia e con le sue 37 medaglie totali vinte alle Olimpiadi di Tokyo registra il record nazionale (9 ori, 10 argenti, 18 bronzi). Il karateka ha trionfato nel kumite battendo il cinque volte campione del mondo Rafael Aghayev. Nato ad Avola, in Sicilia, il 9 ottobre 1987, Luigi Busà si avvicina al karate grazie al padre. "Solo mio padre vedeva in me qualcosa di speciale", aveva raccontato il campione in un'intervista a Repubblica poco prima delle Olimpiadi. "È cominciata come un gioco, all’inizio ero un ragazzo obeso, chi poteva pensare alle Olimpiadi? Ero molto ciccione, mi piaceva mangiare, a 13 anni pesavo 94 chili, ed ero più basso di adesso", aveva spiegato Busà. Ed è proprio grazie al karate se il campione ha trovato la forza di lottare per se stesso: "A 16 anni combattevo nei pesi massimi, e mi fecero capire che a livello internazionale non sarebbe stata una buona scelta: colpi e impatti troppo duri. Dovevo dimagrire, scendere nei medi a 75 chili. Ho fatto la dieta, e da quella categoria non mi sono più mosso".

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