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SALUTE
03 maggio 2022

Giorgia Soleri e la proposta di legge sulla vulvodinia: "Cambierà tutto per chi soffre"

Giorgia Soleri partecipa alla conferenza stampa per la presentazione del testo di legge sulla vulvodinia

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Giorgia Soleri e la proposta di legge sulla vulvodinia: "Cambierà tutto per chi soffre"

Giorgia Soleri sorride in alcune foto scattate durante la conferenza stampa per la presentazione del testo di legge sulla vulvodinia alla Camera dei deputati. Insieme a lei in questa giornata importante c'è anche il suo fidanzato Damiano David, il cantante dei Maneskin. La proposta per il riconoscimento di queste patologie è partita dal basso, nata dalla volontà della società civile e delle attiviste. Tra di loro, anche l'influencer Giorgia Soleri che, soffrendo lei stessa di endometriosi, ha spesso parlato di questi temi sui suoi profili social. "​La prima volta che ho parlato in terapia del mio dolore è stato solo quando ho avuto finalmente una diagnosi. Non avere una diagnosi non permette di dare un nome al proprio dolore. Ho iniziato a soffrire a 16 anni e mi ci sono voluti 8 anni per avere un nome per quel dolore: quello che oggi mi auguro è che le prossime Giorgia adolescenti non debbano aspettare così tanto senza una terapia", dichiara Giorgia Soleri. "Sono qui come alleato. Quello che posso fare è cercare di aiutare con la mia visibilità, ma il grande lavoro lo stanno facendo le donne del comitato. Non ci resta che sperare nella politica: che faccia il suo lavoro e che lo faccia al meglio", afferma Damiano dei Maneskin.

In occasione della Giornata Mondiale dell'Endometriosi, Soler era tornata a parlare su Instagram della sua lotta contro la malattia, che affligge la modella da undici anni, e a causa della quale lo scorso agosto aveva subito un intervento. La fidanzata di Damiano David dei Maneskin ha condiviso alcune foto in cui mostra le ferite dell'operazione, a corredo delle quali ha ripercorso la sua battaglia. "Ferite, sangue. Da qualche parte ho letto che se ascolti davvero una persona, l’endometriosi non è mai stata realmente così silenziosa, e silenziosa, nel mio caso, non è stata mai. Urlava come avrei voluto urlare io dopo le decine e decine di visite fatte snocciolando i miei sintomi uno dopo l’altro per sentirmi dire, in continuazione, che ero in perfetta salute. Come avrei voluto urlare quando il dolore era così forte da farmi rimettere e svenire, quando a 14 anni ho avuto il menarca e, mentre tutti erano entusiasti, io scoprivo troppo presto un corpo che ti si rivolta contro. Come avrei voluto urlare durante i miei troppo presenti ingressi al pronto soccorso. Come le infinite volte in cui mi sono sentita dire che ero esagerata, drammatica, ipocondriaca, con la soglia del dolore bassa", aveva raccontato la modella.

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