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20 gennaio 2022

La storia di Francesca Cavallin "salvata dall'amore"

Dai successi come attrice in tv e al cinema, all'amore per i figli, ad alcuni momenti difficili della sua vita, a Verissimo la storia di Francesca Cavallin

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Francesca Cavallin, 45 anni, si racconta per la prima volta a Verissimo sabato 22 gennaio, e ripercorre con Silvia Toffanin la sua carriera di attrice, parlando anche dell'amore per i suoi due figli - Leonardo, 15 anni, e Jacopo, di quasi 7, avuti con l'ex marito Stefano Remigi - e di alcuni difficili momenti vissuti in passato e superati grazie anche all'affetto della sua famiglia e all'amore.

Francesca Cavallin è nata il 23 giugno del 1976 a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, da papà Giuseppe e mamma Maria Grazia, e ha una sorella maggiore, Silvia, alla quale è legatissima. In famiglia tutti speravano che lei fosse un maschio, soprattutto nonno Mario, che, appena nata, addirittura non era andato a trovare la nipote in ospedale: "Quando sono nata, per tutti dovevo essere un maschio. Col risultato che per un po' mi ci sono pure sentita. Allora non esisteva l'ecografia, ma avevano già pronto il nome: Umberto. Quando mio nonno ricevette la telefonata, non venne a trovarmi. Crescendo, ha iniziato a chiamarmi Chicco", aveva raccontato l'attrice a Vanity Fair. Francesca Cavallin per questo motivo, spesso veniva vestita da maschietto, tanto che il giorno della sua prima comunione lei stessa aveva chiesto alla madre di tagliarle i capelli corti: "Andavo a scuola vestita da ometto, con la cravatta", aveva aggiunto l'attrice, che sin da piccola aveva ereditato dal padre una passione per le lingue, maturando inizialmente il desiderio di fare l'interprete simultanea.

"Tra le tante cose che ho imparato da te, l'amore per le lingue e i viaggi è una di quelle che mi appartengono di più. Che poi significa essere curiosi nei confronti di questo mondo e delle persone che lo abitano. La lista di cose che ho preso da te è lunghissima, compresi gli occhi verdi che strizziamo quando la luce è forte. Grazie papà, perché sei il mio papà!", aveva scritto su Instagram, in occasione della festa del papà, l'attrice, a corredo di un tenero scatto amarcord con il padre. Francesca Cavallin - che aveva iniziato a lavorare come modella nel 1992 - da adolescente aveva affrontato anche alcuni problemi di salute, dovuti prima all'anoressia e poi alla bulimia, a causa delle quali aveva attraversato un vero e proprio "tunnel del dolore". "Avevo iniziato a fare la modella in Veneto a 16 anni, per caso, notata in un locale da un agente che mi aveva scritturata, ma quel lavoro non mi aiutava perché richiedeva perfezione", aveva raccontato l'attrice, aggiungendo di aver sempre avuto difficoltà ad accettare il suo corpo, da lei stessa definito "androgino", e poco prosperoso rispetto a quello della madre, della sorella, e delle sue amiche: "Mia mamma e mia sorella avevano forme più mediterranee delle mie", aveva raccontato l'attrice a Vanity Fair. "Provavo vergogna e senso di colpa. Quando ero anoressica la mia famiglia si era accorta, pesavo tutto quello che mangiavo, riuscivo a pesare anche solo con le mani. Mia mamma era molto preoccupata, quindi ho iniziato a usare la bulimia come escamotage, facevo vedere che mangiavo, per poi liberarmi di tutto", aveva dichiarato in passato Francesca Cavallin. "Sono stata aiutata molto dalla mia famiglia, e da un fidanzato dell'epoca, che era uno sportivo. Mi ha fatto scoprire il piacere di mangiare e della convivialità. Mi ha insegnato a essere rilassata col mio corpo. L'amore mi ha salvata", aveva aggiunto l'attrice. Francesca Cavallin dopo il liceo si era iscritta alla facoltà di Lettere Moderne dell'Università di Padova, studiando Storia dell'arte contemporanea, contro il volere del padre, che desiderava che la figlia portasse avanti l'azienda di famiglia. "Quando scelsi di studiare Storia dell'arte all'Università mio padre mi disse: A cosa ti serve? Non riuscirai mai a lavorare con questa materia. Papà non mi disse questa cosa per cattiveria, ma perché vivevamo in un paese con una particolare mentalità", aveva raccontato l'attrice, che è molto legata alla sua terra: "Il Veneto per me è casa, e ogni volta che torno a Bassano me ne innamoro di nuovo, e non escludo di tornarci". "L'amore per l'arte è rimasto", aveva aggiunto Francesca Cavallin, che ha dato ai figli i nomi di due celebri pittori: Leonardo e Jacopo; quest'ultimo dal nome del pittore del '500 Jacopo Da Ponte, detto Jacopo Bassano, originario, come lei, di Bassano del Grappa. Francesca Cavallin, dopo alcuni lavori in gallerie d'arte, si era trasferita a Milano per lavorare nella moda e poi come attrice: "Quando ho detto a mio padre che sarei partita, mi disse che non mi avrebbe dato un soldo. Vengo dalla provincia veneta e mio padre è un classico self-made man, dunque da piccola non sembrava pensabile che fare l'attrice fosse un lavoro", aveva raccontato in un'intervista. Francesca Cavallin nel 1999 aveva conosciuto a una sfilata Stefano Remigi - figlio del celebre cantante Memo Remigi - con il quale, dopo le nozze celebrate nel 2012, aveva avuto i due figli, per poi separarsi nel 2017. "All'epoca facevo la modella, ero in un corridoio, a sfilata finita. Stefano arrivò e si sistemò sulla sedia vuota al mio fianco. Per gli abiti che indossavo potevo essere uscita dall'Ottocento. Me lo disse, e da lì parlammo di Belle Époque, Erik Satie e femme fatale, tema di cui mi sono occupata dalla maturità alla laurea, fino alla bozza della discussione di dottorato", aveva raccontato a Vanity Fair - parlando del primo incontro con l'ex marito - l'attrice, che si era laureata nel 2000.

Francesca Cavallin - che si definisce una "madre affettuosa, molto fisica, e severa quando serve" - con il primogenito Leonardo, che è "pìù introverso e insicuro" di Jacopo, è stata una madre protettiva, mentre ora l'attrice vive la maternità in maniera più rilassata. "Inizia il viaggio amore mio. Ti auguro curiosità, piacere della scoperta, passione, gentilezza, accoglienza. Vedrai, sarà fantastico!", aveva scritto l'attrice su Instagram lo scorso settembre, aggiungendo due cuori, a corredo di una tenera foto con il secondogenito, in occasione del suo primo giorno di scuola elementare. "Il mio principe. Sei speciale", erano state, invece, le dolci parole dedicate a Jacopo lo scorso 4 marzo, in occasione del suo sesto compleanno. L'attrice, condividendo anche un dolcissimo video amarcord con il secondogenito, aveva aggiunto: "Ti auguro di continuare a essere questo splendido essere umano, pieno di dolcezza, affetto, stupore nei confronti della vita e della natura. Ogni giorno, da quando sei nato, ho ringraziato la vita per il fatto di essere arrivato, per avermi scelta come mamma e per essere il mio dolcissimo e fortissimo angelo. Ti amo tanto". Francesca Cavallin nel 2003 era stata autrice e conduttrice della rubrica La piccola Enciclopedia dell'Arte del programma Style, e si era classificata seconda nel programma Velone, nato per scegliere la nuova annunciatrice di Canale 5. Francesca nello stesso anno aveva frequentato un corso di recitazione presso il Centro Teatro Attivo di Milano, e aveva poi fatto il suo debutto come attrice nella soap cult di Canale 5 Vivere, nella quale fino al 2006 aveva interpretato il ruolo di Irene Monteleone. Nello stesso anno l'attrice aveva debuttato sul grande schermo con il film Vita Smeralda di Jerry Calà, e l'anno seguente aveva interpretato il ruolo di Emanuela Setti Carraro nella miniserie tv di Canale 5 Il generale Dalla Chiesa, al fianco di Giancarlo Giannini.

Francesca Cavallin - che a ottobre è stata madrina del Premio Penisola Sorrentina - negli anni seguenti aveva recitato nelle serie tv Coco Chanel, Il bene e il male, Puccini, L'uomo che cavalcava nel buio, e Un medico in famiglia, nella quale aveva interpetato fino al 2016 il ruolo di Bianca Pittaluga, terza moglie di Lele Martini, interpretato da Giulio Scarpati. L'attrice negli anni seguenti aveva preso parte, tra le altre, alle serieTutta la musica del cuore, Adriano Olivetti - La forza di un sogno, al fianco di Luca Zingaretti, Di padre in figlia e Rocco Schiavone, per poi recitare nelle serie La compagnia del Cigno, di Ivan Cotroneo, e Mentre ero via, di Michele Soavi, e nei film The Nest (Il nido) e A Classic Horror Story, di Roberto De Feo, per poi interpretatare nel 2021 il ruolo di Cecilia, direttrice di un museo, nella serie tv Un professore, al fianco di Claudia Pandolfi e Alessandro Gassmann. L'appuntamento con Francesca Cavallin è sabato 22 gennaio a Verissimo.

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