Federica Pellegrini e la nuova quotidianità con Matteo Giunta
“Strano andare a fare la spesa tenendoci per mano”, ha detto la campionessa al Corriere della Sera
Federica Pellegrini e Matteo Giunta non si nascondono più. Dopo l'ultima finale olimpica della Divina, la coppia ha deciso di ufficializzare la relazione. E ora Federica Pellegrini racconta al Corriere della Sera la sua nuova quotidianità. "In questi anni non ci siamo mai abbracciati in pubblico, non abbiamo mai scambiato un gesto affettuoso, c’eravamo abituati così, tenevamo separati i ruoli, Matteo è tecnico federale e allenatore della mia squadra", dice Pellegrini. E parlando invece della nuova vita di coppia: "Stiamo scoprendo ora questo nuovo modo di vivere. Ci stiamo abituando, l’altra sera ci siamo presi per mano per andare a fare la spesa e ci siamo detti che roba strana". Per quanto riguarda invece il futuro al momento la nuotatrice non vede ancora una maternità all'orizzonte. "Adesso sarebbe anche impossibile perché devo gareggiare", dice la Divina, che si sta preparando alla Isl. E riferendosi alla International Swimming League: "Mi aiuterà nel passaggio, intanto perché è molto divertente: si gareggia per squadre e per noi nuotatori che in genere siamo soli con la corsia è una bella novità". Pellegrini, eletta nel Comitato Olimpico Internazionale (Cio), affronta anche il tema della salute mentale, sollevato alle ultime olimpiadi da Simone Biles. "È uno dei temi più sottovalutati. Chiedere aiuto psicologico è visto come una debolezza. Non è così, in pochi capiscono lo stress psico-fisico a cui è sottoposto un atleta all’Olimpiade". E aggiunge: "Molti aspettano un tuo errore, e sono la parte che fa più rumore. Quelli che ti vogliono bene sono pochi e da giovane fai anche più fatica a distinguerli. All’Olimpiade ci sta che i nervi saltino. Poi ci sono problemi psicologici che vanno oltre lo stress per le prestazioni e li ha spiegati Simone. È giusto parlarne ed è fondamentale inserire una persona di appoggio, anche nel nuoto". Infine due propositi per il futuro, quando smetterà del tutto di nuotare: "Farò di sicuro una vacanza. E poi dovrò imparare per bene l’inglese".