Britney Spears resta sotto la tutela del padre
I giudici di Los Angeles hanno rigettato la richiesta della cantante, il cui patrimonio continuerà a essere gestito da James Spears e una società fiduciaria
Un tribunale di Los Angeles ha rigettato la richiesta di Britney Spears di essere rimossa dalla tutela legale del padre. Dalla decisione dei giudici rimangono fuori le dichiarazioni dell'ultima udienza, in cui la cantante statunitense ha rivelato molti dettagli privati del rapporto padronale del padre nei suoi confronti. Rigettando la richiesta di rimuovere il padre, secondo quanto riporta la Bbc, i giudici ha però ammesso la società Bessemer Trust, voluta da Britney, come co-gestore del patrimonio della popstar. A novembre Britney Spears aveva presentato infatti una richiesta affinché fosse la sola società Bessemer Trust a occuparsi del suo patrimonio. I giudici hanno rigettato la richiesta, ma non si sono potuti esprimere sulle pesanti testimonianze rese dalla cantante perché non è stato presentato un appello formale per mettere fine alla tutela del padre. James Spears esercita da più di 12 anni la cosiddetta convervatorship che, oltre al controllo delle sue finanze, impedisce alla popstar scelte come votare, sposarsi, avere figli, assumere avvocati, trasferirsi, ma le vieta anche azioni quotidiane come usare uno smartphone senza essere monitorata, andare a fare shopping o andare in giro da sola. La popstar si era rivolta al tribunale per chiedere un nuovo tutore legale al posto di suo padre. La popstar, nei 20 minuti di racconto, si è detta "infelice, depressa, sofferente" per la conservatorship esercitata appunto dal padre, rivelando anche dettagli privati. "Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata e depressa. Piango ogni giorno", ha detto Britney al giudice. "Voglio indietro la mia vita", ha aggiunto rivelando di "non poter togliere nemmeno la spirale per provare ad avere un figlio". Britney ha affermato anche di essersi sentita "ubriaca e impaurita" a causa di alcune medicine che le sarebbero state somministrate contro la sua volontà, facendo riferimento in particolare al litio. In merito a queste ultime testimonianze, che non sono state valutate nella decisione dei giudici, secondo quanto riportano diversi media gli avvocati della popstar sarebbere pronti ad appellarsi nuovamente in tribunale contro la tutela paterna.