Angelina Jolie incontra i rifugiati a Roma
"Sono grata che queste persone coraggiose abbiano condiviso il loro tempo e le loro storie con me", ha scritto l'attrice su Instagram in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
Angelina Jolie - che è Inviata Speciale dell'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati - il 20 giugno ha celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato partecipando a una cena a Roma, in occasione della quale ha incontrato alcuni profughi provenienti da diverse nazioni, fuggiti da guerre, violenze e persecuzioni. "Quest'anno ho celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato con una cena insieme a nuovi amici provenienti da Ucraina, Afghanistan, Mali, Costa d'Avorio, Congo, Egitto, Kurdistan, Nigeria e Gambia", ha scritto l'attrice, 47 anni, a corredo delle foto, tra le quali alcune dolci immagini con due bambine. "Sono grata che, tra così tanta pesantezza nel mondo, queste persone coraggiose abbiano condiviso il loro tempo e le loro storie con me. Famiglia, amici e cibo uniscono le persone, e sono stata onorata di aver incontrato nuovi amici, con i quali ho mangiato, condiviso e imparato", ha aggiunto Angelina Jolie parlando dell'evento, che ha coinvolto, oltre l'UNHCR, anche Save the Children Italia e il Joel Nafuma Refugee Center.
Angelina Jolie e il sostegno ai rifugiati
Angelina Jolie - che di recente ha iniziato tra Martina Franca e Matera le riprese del suo nuovo film come regista dal titolo Senza sangue, che a breve si sposteranno proprio a Roma - lo scorso gennaio in un'intervista aveva parlato del suo impegno nell'UNHCR e del suo sostegno ai rifugiati. "Nei vent'anni che sono trascorsi da quando sono entrata a far parte di UNHCR sono stata coinvolta in molti tipi di donazione. Ho donato in favore di UNHCR e di altri programmi delle Nazioni Unite per far fronte alle emergenze, costruito scuole per ragazze rifugiate e finanziato progetti di conservazione e di sanità a lungo termine" , aveva detto l'attrice, che dal 2001 ha partecipato a oltre 60 missioni sul campo, collaborando anche con Amnesty International al libro Know Your Rights and Claim Them: A Guide for Youth, pubblicato lo scorso anno. "Lo dico non per sottolineare di aver fatto qualcosa di speciale. Ho commesso errori e sto ancora imparando, ma certi principi restano validi", aveva aggiunto l'attrice, che è mamma di sei figli, tre dei quali adottivi - Maddox, Pax e Zahara - e tre naturali: Shiloh Nouvel, e i gemelli Knox e Vivienne, avuti con l'ex marito Brad Pitt. "La pandemia ci offre l'opportunità di ripensare completamente il nostro approccio alla politica estera e all'assistenza umanitaria e di creare un mondo più stabile ed equo. Se avete la possibilità di donare, fatelo direttamente a organizzazioni locali e chiedete a loro qual è l'aiuto di cui hanno più bisogno; date priorità a istruzione, tutela di donne e bambini. Date rispetto e comprensione ai rifugiati, che lottano in prima linea per la libertà dalla persecuzione", aveva concluso l'attrice, che di recente aveva dimostrato il suo sostegno alla popolazione ucraina, afflitta dalla guerra.

Angelina Jolie e le visite ai profughi ucraini
Angelina Jolie, infatti, a maggio aveva fatto visita ai profughi ucraini a Leopoli come inviata speciale dell'Onu. L'attrice aveva parlato con alcuni di loro, incontrando i bambini feriti nel conflitto e aveva accolto in stazione centrale un treno proveniente da Donetsk. Il 30 marzo, invece, l'attrice si trovava all'Ospedale Bambino Gesù di Roma per fare visita ai bambini ucraini arrivati in Italia dopo essere scappati del conflitto. "Sto pregando per la fine della guerra. Questo è l'unico modo per fermare la sofferenza e la fuga dalle zone del conflitto. È orribile vedere bimbi che ne pagano il prezzo, in vite perse, salute danneggiata e traumi", aveva dichiarato in quell'occasione Angelina Jolie.