Toto Cutugno, Adriano Celentano ricorda la nascita de "L’Italiano"
“Averla rifiutata? Una cavolata mondiale”, scrive Adriano Celentano. E spiega perché 40 anni fa non volle incidere la canzone di Toto Cutugno
Adriano Celentano ricorda Toto Cutugno, scomparso dopo una malattia. E nel farlo ripercorre sui social la nascita de L'Italiano, il celebre brano del 1983, scritto per Adriano Celentano, che poi rese Toto Cutugno famoso in tutto il mondo. "Ciao Toto, ricordo che eravamo in macchina, una cinquecento credo, e tu insistevi perché io incidessi L'italiano. Una superbomba appena ultimata la notte prima che ci vedessimo. 'Non ho dormito tutta la notte', mi dicesti", ricorda Adriano Celentano. E continua: "Il brano era davvero forte, ma ciò che più di tutto mi frenava era proprio la frase più importante: 'Io sono un italiano vero'. Una frase oltretutto insostituibile, in quanto è proprio su questa che si regge l'intera impalcatura di quella grande opera. E io sentirmi pronunciare: 'Sono un italiano vero' mi sembrava di volermi innalzare. Lui non credeva alle sue orecchie: 'Ma non capisci che è proprio questo il punto, io l'ho scritta pensando a te, perché tu sei davvero un italiano vero.' 'Si lo so, però non mi va di dirlo io', dissi io". Oggi, dopo 40 anni, Adriano Celentano ammette l'errore di aver rifiutato quella canzone: "Non sempre, ma a volte la troppa scrupolosità si può trasformare in una cavolata mondiale". "Però nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu! Eri e rimarrai un grande, indimenticabile! Ti voglio bene", conclude Celentano.