Re Carlo III l'ambientalista: acqua fredda in piscina e luci spente a palazzo

Da sempre convinto ambientalista, Re Carlo III è intervenuto subito a Buckingham Palace, con misure ad hoc, per diminuire gli sprechi e agevolare il risparmio energetico. Per limitare la salatissima bolletta annuale (di circa 3,7 milioni di euro) ha disposto la riduzione della temperatura dell'acqua della piscina e la diminuzione del numero delle luci accese a palazzo. Inoltre è vietata l'accensione dei camini anche quando le temperature sono più basse, fatta eccezione solo per alcune occasioni speciali.

Le disposizioni del sovrano

La piscina del palazzo reale fu fatta costruire da Giorgio VI nel 1938 per le due figlie: la futura regina Elisabetta e la principessa Margaret. Si tratta di una piscina al coperto e riscaldata dove anche Carlo, poi i suoi figli e dopo ancora i nipoti, hanno imparato a nuotare. Una tradizione di famiglia che potrebbe interrompersi adesso che il re ha deciso di rendere l'uso della piscina più ecologico: abbassandone la temperatura dell'acqua, per fronteggiare i salatissimi costi di gestione, e per renderla più sostenibile per l'ambiente. Ma la temperatura della piscina non è l'unica misura attuata dal nuovo sovrano. Re Carlo III è molto attento a non dimenticare nessuna luce accesa. Sembrerebbe che controlli personalmente che gli interruttori del palazzo siano spenti. Un'abitudine trasmessa dalla regina Elisabetta che era solita fare la stessa cosa. Insieme alla stretta su luci e piscina, si aggiunge anche quella sui camini del palazzo reale. Questi, sempre per volere del re, dovranno essere accesi solo in particolari circostanze. Da sempre rispettoso e attento all'ambiente, re Carlo aveva attuato misure simili anche nelle sue vecchie dimore. Infatti, sia nella sua residenza ufficiale di Clarence House che nella tenuta di campagna nel Gloucestershire, Highgrove House, il sovrano ha fatto istallare un impianto fotovoltaico.