Meghan Markle bulla? "Almeno dieci testimoni pronti ad accusarla"

Meghan Markle, dopo la recente nascita della secondogenita Lilibet Diana, a seguito della quale aveva dovuto difendersi da una polemica inerente il nome Lilibet dato alla figlia, si trova in procinto di affrontare nuove accuse legate alla denuncia di bullismo avanzata in passato da un suo ex consigliere, durante il periodo vissuto dalla duchessa di Sussex a Kensington Palace. La denuncia, secondo quanto riferito lo scorso marzo dal Times, era stata presentata nell'ottobre del 2018 da Jason Knauf, ex segretario alle comunicazioni di Meghan e Harry, il quale sosteneva che la duchessa avesse creato a corte un ambiente "tossico", allontanando due assistenti personali, e minando la fiducia di un terzo membro dello staff di palazzo. "Due membri senior dello staff hanno affermato di essere stati vittime di bullismo da parte della duchessa e un terzo membro ha riferito di aver subito crudeltà emotiva e manipolazione", aveva dichiarato Knauf. Alle dichiarazioni dei membri del personale di Meghan Markle, ancora da verificare, era seguita un'indagine di palazzo, guidata da uno studio legale indipendente, con un primo controllo effettuato a marzo: "L'indagine andrà avanti per il tempo necessario. Non saranno rilasciati commenti pubblici sull'argomento per non turbare la tranquillità dei testimoni e far sì che tutto proceda correttamente", avevano fatto sapere da palazzo. Secondo quanto riporta il Mirror, si sarebbero aggiunti altri ex collaboratori di Meghan Markle a Kensington Palace, pronti a testimoniare contro la duchessa di Sussex: "Ci sarebbero almeno dieci testimoni pronti a fare la fila per portare la propria testimonianza" e assistere nelle indagini. Una fonte vicina all'indagine ha dichiarato che lo scontro sarà inevitabile: "La sensazione è che si stia andando verso una brutale resa dei conti con la duchessa di Sussex, che pare stia contestando tutte le accuse nei suoi confronti". La fonte ha poi aggiunto: "A palazzo stanno prendendo molto sul serio ogni accusa; vogliono arrivare alla verità sulla questione e assicurarsi che coloro che parlano meritino di essere ascoltati". "Tuttavia Meghan è irremovibile sul fatto che i suoi collaboratori non fossero all'altezza del proprio lavoro, e non riuscissero ad affrontare la pressione di lavorare per lei e capire come voleva che le cose andassero fatte", riferisce il Mirror. "Non sono qui per coccolarvi", avrebbe anche detto in passato, secondo il magazine, a un suo collaboratore Meghan Markle, che starebbe redigendo un documento dettagliato per respingere ogni accusa. I risultati delle indagini potrebbero slittare al prossimo anno: "I lavori sono ancora in corso, e le persone da contattare sono molte", ha fatto sapere lo studio legale indipendente chiamato a condurre le indagini da Buckingham Palace, che per il momento non ha commentato la vicenda.

Jason Knauf, secondo quanto riportato a marzo dal Times, avrebbe inviato nel 2018 un'e-mail a Simon Case, all'epoca segretario privato del principe William, e oggi segretario di gabinetto, dopo aver discusso i problemi con Samantha Carruthers, responsabile delle risorse umane. Nella sua e-mail Jason Knauf avrebbe scritto che Samantha Carruthers "era d'accordo su tutti i punti di vista da lui sollevati, e che la situazione era molto seria", aggiungendo anche di essere preoccupato del fatto che non si sarebbe fatto nulla. Il Times aveva riportato anche la dichiarazione di una fonte che aveva affermato che Harry avrebbe implorato Jason Knauf di non portare avanti la denuncia. Il quotidiano aveva poi aggiunto che gli avvocati di Meghan e Harry avevano negato fermamente il fatto che il duca di Sussex avesse interferito con qualsiasi questione inerente il personale di palazzo. Un portavoce dei duchi di Sussex, in risposta alla notizia diffusa dal quotidiano britannico, aveva riferito a People: "Meghan Markle è rattristata da questo ultimo attacco al suo personaggio, in particolare perché è stata vittima di bullismo; è profondamente impegnata a sostenere coloro che hanno subito dolore e traumi, e continuerà a sforzarsi a portare avanti ciò che è giusto ed edificante. Chiamiamola per quello che è: una campagna diffamatoria studiata, basata su una disinformazione fuorviante e dannosa. Siamo delusi nel vedere questa rappresentazione diffamatoria della duchessa di Sussex".