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Il personaggio
28 ottobre 2022

La storia di Marco Bellavia

Dal disagio interiore che lo ha portato ad abbandonare il Grande Fratello Vip, all'amore per il figlio Filippo, a Verissimo il racconto di Marco Bellavia

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Marco Bellavia si racconta domenica 30 ottobre a Verissimo e ripercorre con Silvia Toffanin la sua avventura al Grande Fratello Vip, che l'ex conduttore e attore ha deciso di abbandonare a causa di un suo disagio interiore. Marco, infatti, nel reality di Canale 5 aveva mostrato le sue fragilità, parlando del suo malessere con gli altri concorrenti del reality show e spiegando di voler portare all'attenzione pubblica un problema così importante come quello della salute mentale, non trovando, tuttavia, il sostegno da parte di alcuni suoi compagni di avventura, con i quali aveva vissuto alcune incomprensioni, sfociate in liti e momenti di tensioni.

Marco Bellavia e la decisione di abbandonare il Grande Fratello Vip

"Marco Bellavia ha deciso di abbandonare la Casa", aveva fatto sapere il GF Vip con un comunicato diffuso sui social il primo ottobre, annunciando la decisione dell'ex conduttore, il cui malessere è stato acutizzato dal bullismo inflittogli da alcuni degli altri concorrenti, che lo avevano nominato nel corso della quarta puntata del reality show. "Ho deciso che non ce la faccio a stare qui perché mi crea dei mostri dentro, delle angosce e delle ansie. Sono un po' cotto, sinceramente me ne andrei, con tutto il rispetto per voi. Non ce la faccio più", aveva raccontato in un confessionale Marco Bellavia, 58 anni a dicembre, comunicando la sua decisione. L'ex conduttore nella puntata del 29 settembre del GF Vip era stato nominato da molti suoi compagni, e aveva lanciato loro un toccante appello. "Mi mancano delle cose che sono fondamentali per me, compreso mio figlio, non ho dei punti di riferimento però conto di riuscire ad andare avanti, se mi date una mano tutti quanti, perché da solo non ci riesco mentre in gruppo riusciremo a fare un gran lavoro. Posso rimanere e potremmo aiutarci reciprocamente, perché se una persona ha bisogno e gli altri 22 l'aiutano, ce la farà, invece da solo è impossibile", aveva raccontato l'ex conduttore, parlando anche del figlio Filippo, 15 anni "Marco ha lanciato un appello importante, un sos. Ha bisogno, dal suo punto di vista, di un aiuto, perché lui stesso si è definito una persona 'poco equilibrata'. Mi sento in dovere di dire che lo staff del GF Vip vuole andare più a fondo in questo disagio espresso da Marco Bellavia. Con noi collabora un team di psicologi e avremo modo di analizzare questo disagio di cui ha parlato, perché le regole di un game si attengono alla superficie", aveva spiegato Alfonso Signorini. "Spesso i concorrenti nominano una persona perché salta sul letto, perché piange. Ma noi vogliamo andare alle radici di questo disagio, perché se fosse legato a una patologia più seria o a uno squilibrio, come dice Marco, faremo in modo di aiutarlo e di capire cosa può aiutarlo in questo momento. Se potesse aiutarlo rimanere nella casa rimarrà, se potesse aiutarlo uscire lo faremo uscire. Analizzeremo il suo caso approfonditamente", aveva aggiunto Signorini.

I provvedimenti del GF Vip sull'uscita di Marco Bellavia e la reazione dei concorrenti

"È una brutta storia, una storia in cui è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Se le assumeranno i concorrenti, che hanno sicuramente avuto un comportamento orrendo che non si può perdonare, fatto di indifferenza, egoismo, mancanza di empatia e solidarietà, nonostante lui avesse mandato una richiesta di aiuto", aveva detto Alfonso Signorini nella puntata del Grande Fratello Vip del 3 ottobre, commentando l'uscita di Marco Bellavia dal reality. Il conduttore aveva annunciato una serie di provvedimenti presi dal Grande Fratello per i comportamenti tenuti da alcuni concorrenti ai danni di Marco Bellavia. Ginevra Lamborghini era stata squalificata per una frase sul bullismo, mente Giovanni Ciacci era risultato il concorrente meno votato dal pubblico in un televoto flash con Gegia, Elenoire Ferruzzi e Patrizia Rossetti, e aveva dovuto abbandonare il reality: "Io chiedo scusa, non me ne sono proprio accorto", aveva dichiarato in studio. Pamela Prati, che con Marco Bellavia aveva stretto un rapporto speciale nella Casa, invece, rivedendo alcuni momenti vissuti nella casa con l'ex conduttore, aveva detto ad Alfonso Signorini : "Non ridevo così da tanto tempo e credo che le mancanze di Marco siano le stesse che ho io, si chiama amore". Marco nella Casa aveva ricevuto il sostegno di Antonella Fiordelisi e di Luca Salatino e George Ciupilan. La sua uscita, inoltre, aveva scatenato sul web una furiosa rivolta, portata avanti con l'hashtag #iostoconbellavia.

Marco Bellavia e la toccante lettera ai concorrenti del GF Vip

Marco Bellavia, dopo aver lasciato il Grande Fratello Vip, aveva scritto una toccante lettera agli ex compagni di avventura. "Cari Alfonso, Orietta, Sonia, Giulia e cara Pamela, cari coinquilini, anzi ex coinquilini, ho guardato da casa la scorsa puntata e mi faceva una certa impressione osservarvi dall'esterno, senza essere più con voi. Voi lì tutti agghindati, pronti per la serata di gala e io nel mio letto a leccarmi le ferite di giorni dolorosi che ancora oggi faccio fatica a dimenticare. Mi scorrevano davanti agli occhi i vostri volti, i vostri sorrisi. Forse eravate già pronti a voltare pagina e a dimenticare, perché in televisione succede spesso così. Tutto si consuma in fretta, si cambia registro come niente", aveva esordito Marco Bellavia. "Però non è andata così. Mano a mano che i minuti passavano e Alfonso continuava il suo racconto, i vostri volti sono cambiati. Si sono materializzati i casi di Ginevra e Ciacci, per la prima volta sono state usate parole pesanti come 'branco' e 'bullismo', per la prima volta si è parlato di indifferenza al dolore, di incapacità di rispondere a una richiesta di aiuto. Il mio dolore, la mia richiesta d'aiuto. E all'improvviso ho capito, anche attraverso il vostro disagio, di essere riuscito in qualcosa di grande. Mettere a disposizione di chi ci guardava la mia esperienza di vita, le mie debolezze, i miei stessi demoni", proseguiva la lettera. "Volevo lanciare un messaggio, quello che solo insieme si può soffrire di meno. Solo condividendo un dolore, lo rendiamo meno pesante e insopportabile. Davanti alle immagini che scorrevano alcuni di voi erano imbarazzati, altri indifferenti, altri pietrificati dal dolore. Vi siete accorti tutti d'un tratto di quello che avevo provato, di quello che era successo, di quello che alcuno di voi avevano fatto, un pugno nello stomaco", aveva continuato l'ex conduttore. "Non giudico nessuno, il giudizio spetta solo a Dio e alle nostre coscienze. Presto, però, ritornerò a guardarvi negli occhi, per un confronto sereno che aiuti a costruire e a completare il messaggio che volevo lanciare. Non c'è bisogno di fuggire dalla Casa come qualcuno di voi ha fatto o di rimanere facendo finta di niente, come se nulla fosse successo, come qualcuno di voi continua a fare. C'è bisogno di condividere. Se poi, guardandoci negli occhi, qualcuno li abbasserà, non sarà colpa mia. Vi abbraccio Marco", aveva concluso Bellavia. Pamela Prati aveva commentato con queste parole la lettera di Marco Bellavia: "Penso di essere speciale per lui come lui è speciale per me. Quelle immagini mi hanno devastata. Non vedo l'ora di vederlo, di abbracciarlo e di parlare con lui". Marco Bellavia e il videomessaggio al Grande Fratello Vip Nella puntata del 10 ottobre del GF Vip, Marco Bellavia - in occasione della Giornata mondiale della salute mentale - aveva poi inviato un videomessaggio al programma insieme al figlio Filippo: "Prima di tutto vorrei ringraziare mio figlio, che mi dà una grande forza, e poi vorrei ringraziare anche te, Alfonso, perché ho veramente provato delle cose incredibili in questi giorni. Ho trovato una solidarietà nei miei confronti al di fuori della norma". "La gente mi vuole bene e questa cosa mi ha veramente stupito, perché non mi sarei mai immaginato che tutto quello che ho fatto lì dentro potesse involontariamente aiutare un sacco di persone ad aprire una porta verso un problema che in effetti esiste da sempre ma che in pochi ne han parlato. Questi problemi, che tante persone hanno, devono assolutamente essere messi più a fuoco", aveva proseguito Bellavia. "Si parla di tutto, di Covid, di guerra, di qualsiasi cosa... siamo tutti molto spaventati, però noi esistiamo, e siamo in tanti ad avere questi problemi ma nessuno ne parla e le persone non sanno cosa fare. Avrei preferito essere ancora dentro la Casa a raccontare la mia storia, che non ho ancora raccontato e che forse racconterò; la storia vera voglio davvero raccontarvela dall'inizio alla fine", aveva concluso l'ex conduttore.

Marco Bellavia e il confronto con i suoi ex compagni di avventura al GF Vip

Marco Bellavia lo scorso 20 ottobre aveva aveva poi avuto un confronto nella casa del GF Vip con i suoi ex compagni di avventura. "Ho avuto un problema in mezzo a un gruppo che non si è dato da fare, sono uscito da solo e ho visto che me ne avete detto dietro di tutti i colori. Questa cosa mi ha fatto male, mi sono ripreso ora, sono lucido adesso. Dopo 22 anni ero riuscito a partecipare a questo programma. Ci ritroviamo stasera e io sono fuori. Forse sono presuntuoso ma penso di aver vinto la mia personale gara uscendo da qui. Ho trovato tanta gente che mi vuole bene. Mentre il vostro bene, che avreste potuto regalarmi o concedermi, ora manca". "Mi sono messo piangere in studio dopo aver visto il montaggio di tutto ciò che mi avete detto dietro le spalle. Non vi chiedo le scuse, vi chiedo di proseguire il percorso al GF Vip in maniera più ottimale. Costruite qualche cosa", aveva concluso Marco Bellavia, che nello studio del Grande Fratello Vip aveva parlato della sua esperienza nel reality show. "Ho vissuto questo squilibrio emozionale molto forte che mi ha dato la possibilità di recuperare in pochissimo tempo", aveva detto Marco che, rivedendo le immagini di quando era dentro la casa, aveva raccontato: "Io, riguardandomi, ho visto una persona che si era un po' persa, come se fossi ubriaco. Non riuscivo a comprendere e a capire cosa facessi". "Quando ho avuto la prima nomination ho cominciato a dormire meno di notte. Mi mancavano i punti di riferimento e mio figlio. La cosa che più mi fa soffrire è che mia mamma a casa piangeva, e quando mi sono accorto che la situazione si faceva seria ho deciso di abbandonare il gioco anche pensando alle persone a casa. Mia mamma ha 89 anni e stava tutto il giorno a guardarmi. Quando mi sono ritrovato ad avere questo disagio ho scelto di andarmene", aveva aggiunto l'ex conduttore, parlando della madre Rita. E proposito del rapporto con gli altri concorrenti, Marco Bellavia aveva raccontato: "Ho trovato il muro con la maggior parte di loro. Io soffrivo e loro non sapevano perché, ma nessuno mi ha chiesto le motivazioni. Io parlavo e le persone non mi ascoltavano. La cosa più grave è che la gente inizia ad accorgersene e nonostante tutto, nonostante la famiglia e la guerra, dobbiamo andare avanti. La parola resilienza significa che nonostante tutto dobbiamo andare avanti. Se qualcuno è depresso deve stare con noi a lottare, non deve stare da solo".

La storia di Marco Bellavia

Marco Bellavia, il sostegno della famiglia e del pubblico

Marco Bellavia, dopo la sua uscita dal reality, aveva poi riabbracciato il figlio: "Molto bene con Filippo riuniti", aveva scritto l'ex conduttore a corredo di un video condiviso nelle sue storie su Instagram, in cui il figlio Filippo gli dava un bacio. "La mia forza Filippo e la mia mamma, vi voglio bene", aveva scritto qualche tdmpo prima Marco sui social, condividendo una tenera foto con la madre e il figlio, a corredo della quale aveva aggiunto un cuore. "Papà, vola come una farfalla e pungi come un’ape. In questi anni mi hai insegnato ad essere un combattente, io voglio essere come te: non mollare. Ti vogliono far passare per quello che non sei. Facciamo tutti il tifo per te. Dimostra chi sei realmente", aveva scritto nelle storie su Instagram Filippo Bellavia al padre, durante la sua permanenza del nella casa del GF Vip. "Sto leggendo tante cose, troppe, ricordate che dietro a tutto ciò c'è mio figlio, un ragazzino di 15 anni. Marco è una brava persona, forse troppo sensibile. Ha più volte chiesto aiuto, ma nessuno in casa lo ha aiutato. Vergogna. A me hanno insegnato ad aiutare le persone in difficoltà, non a sotterrarle", aveva scritto, invece, sui social l'ex moglie del conduttore Elena Travaglia, con la quale aveva accolto il figlio nel 2007. "Ringrazio Antonella Fiordelisi, perché è stata l'unica a dargli un piccolo aiuto, anche soltanto con una parola, una carezza, un sorriso”, aveva aggiunto Elena, che è mamma di altri tre figli avuti da un’altra relazione, riferendosi al sostegno ricevuto dall'ex marito da parte della sua ex compagna di avventura. L'ex conduttore aveva ricevuto messaggi di affetto da numerosi vip, tra i quali Stefania Orlando, che aveva scritto: "Non sei solo", Giulia Salemi, che aveva aggiunto: "Ti vogliamo tutti bene", mentre Cristina Chiabotto aveva scritto: "Forza Marco". "Goditi quella meraviglia di figlio che hai. Ti abbraccio forte caro Marchino, ci vedremo su un campo di pallone come sempre", erano state, invece le parole di Francesco Oppini. "Marco ti voglio bene... da ragazzini mi stringevi la mano, ora sono io che te la stringo forte forte", aveva scritto invece la sua ex collega Carlotta Pisoni Brambila. "Vedere come ci comportiamo verso gli altri, come l'indifferenza sia diventata la cosa dominante, è quello che mi fa star più male. Avrei voglia di stringergli la mano e fargli capire che comunque le persone gli vogliono bene. Quello che mi fa star male è che io era un bel po' che non lo sentivo più. Eravamo davvero tanto amici, abbiamo fatto il liceo insieme e poi la tv", aveva raccontato a Fanpage.it Carlotta Pisoni Brambilla, che con Marco Bellavia aveva condotto Bim bum bam e aveva recitato al suo fianco anche in alcune serie tv con Cristina D'Avena. "Ho scoperto, almeno così mi hanno detto, che era da tanto che non stava bene. L'unica che gli è stata vicina in questi anni è stata Cristina D'Avena, anche se eravamo tutti in buoni rapporti", aveva aggiunto Carlotta.

Marco Bellavia tra famiglia e lavoro

Marco Bellavia è nato Milano il 9 dicembre del 1964 da mamma Rita e papà Filippo, oggi scomparso, e ha un fratello maggiore di nome Enzo. Dopo il liceo scientifico aveva iniziato a lavorare come modello, parallelamente agli studi in Scienze geologiche presso la facoltà di Scienze naturali dell'Università degli Studi di Milano, che aveva abbandonato dopo tre anni. "Ho iniziato a fare le prime pubblicità in televisione a 14 anni. Mi ha scoperto per caso una persona che lavorava nel mondo degli spot. Poi ho lasciato il mio nome e mi hanno chiamato anche altre volte. Finito il liceo, un mio amico fotografo ha realizzato il primo book e l'ho portato nelle varie agenzie e pian piano ho iniziato a fare il fotomodello", aveva raccontato a Il Giornale lo scorso anno Marco Bellavia, che ha una grande passione per lo sport, in particolare per il ciclismo. Nel 1986 Marco Bellavia aveva recitato nella serie di Italia 1 Love Me Licia, al fianco di Cristina D'Avena, interpretando Steve, bassista dei Bee Hive. Negli anni seguenti aveva partecipato anche alle serie Licia dolce Licia, Balliamo e cantiamo con Licia, Arriva Cristina, Cristina e Cri Cri. "Dei tempi passati Cristina D'Avena è l'unica persona che sento ancora, magari non spesso però capita che periodicamente ci scambiamo dei messaggi perché ci vogliamo veramente molto bene da 35 anni. Lei è stata davvero una musa ispiratrice. Abbiamo sempre avuto un forte legame”, aveva detto Marco Bellavia al quotidiano. Marco Bellavia aveva poi raggiunto il successo come conduttore del programma cult Bim bum bam, che aveva condotto dal 1990 al 2001. L'ex conduttore - che dal 1992 al 1995 aveva avuto una relazione con Paola Barale - nel 1996 era stato protagonista, nelle vesti di attore e autore, della sit-com La pattuglia della neve: "Ho tantissimi bei ricordi di undici anni di Bim bum bam. Uno di questi è la realizzazione di una sit-com, La pattuglia della neve, girata in Trentino a Fai della Paganella. Quella è stata una delle cose più belle perché la sceneggiatura e il copione li avevo scritti io. Poi, noi colleghi abbiamo passato una settimana tutti insieme sulla neve ed è stato molto divertente", aveva detto a Il Giornale. Nel 2000 Bellavia aveva condotto su Italia 1 la prima edizione italiana dello show britannico Robot Wars, e l'anno seguente era entrato a far parte del cast di Forum, dove era rimasto per due stagioni, per poi partecipare nel 2002 come inviato al programma di Canale 5 Stranamore. Dopo aver condotto alcuni programmi per altre emittenti, Marco Bellavia aveva abbandonato la tv. "Dopo tanti anni mi sono convinto che sia stato un allontanamento reciproco. Negli ultimi anni ho anche smesso di lavorare bene perché non mi trovavo più a mio agio. Artisticamente non ero più molto bravo, forse avevo perso le motivazioni. Non rifiuto l'ambiente televisivo di per sé, questo mestiere mi potrebbe dare ancora grandi soddisfazioni", aveva raccontato a Il Giornale Marco Bellavia, che negli ultimi anni si era avvicinato al mondo della comunicazione, approfondendo gli studi di mental coaching. "Quando ho lasciato la carriera televisiva, ho ripreso a dedicarmi al mental coaching. Mettevo in pratica quel che imparavo con i corsi e mi sentivo bene. Negli ultimi 8-10 anni ho iniziato a scrivere un libro sui miei ultimi 35 anni di lavoro su me stesso. Ora ho deciso di aiutare le persone con mentalcoach 4.0 e a breve uscirà anche questo libro", aveva aggiunto Bellavia. "Noi abbiamo parlato a milioni di bambini per tanti anni. Abbiamo usufruito dell'insegnamento dei nostri 'superiori'. Una volta imparato a come rivolgersi ai bambini il resto viene naturale. Avendo fatto anche l'autore, la comunicazione è entrata a far parte del mio know-how. Il mental coach, invece, è un mestiere molto originale e con le nuove tecnologie è davvero interessante. Già negli anni '90 avevo iniziato a frequentare alcuni corsi che mi hanno portato a interessarmi di questi temi”, aveva raccontato l'ex conduttore. "Insegno alle persone a non aver paura. È una sensazione che si ha soltanto se si pensa a un qualcosa che forse potrebbe accadere in futuro. Se si vive nel 'qui e ora', la paura non esiste", aveva concluso Marco Bellavia.

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