Loredana Bertè dal palco: “Io sono stata vittima di violenza, non sono carne”

Loredana Bertè lancia dal palco di Palmi un messaggio contro la violenza sulle donne. E lo fa ricordando la sua storia. "Io stessa sono stata vittima di un ba*****o, che mi ha violentata, massacrata di botte e lasciata su una strada a Torino", afferma la cantante, 73 anni a settembre. "Ogni sei ore c'è un femminicidio, per non parlare di abusi, come quello di Palermo, per questo ho smesso di tacere. Io non sono carne", aggiunge Loredana Bertè, che fa sua la campagna social #iononsonocarne, lanciata nei giorni scorsi, dopo lo stupro di Palermo, e a cui hanno aderito molti Vip.

Nata a Bagnara Calabra nel 1950, Loredana Bertè è cresciuta tra Porto Recanati e Ancona, per poi trasferirsi a Roma nel 1965. Nel 1966 è entrata nel gruppo di ballo dei Collettoni e Collettini, che accompagnavano Rita Pavone nei suoi spettacoli. È a quei tempi che risale la violenza sessuale di cui ha parlato durante il concerto a Palmi. Ospite a Verissimo, la cantante aveva raccontato la sua storia: "A 17 anni sono stata violentata. Facevo serate con le collettine e andavamo in giro per l'Italia, io ero l'unica ragazza vergine del gruppo. Una sera sono uscita con un ragazzo che da giorni mi regalava le rose. Lui mi ha portato in un appartamento. Quando ho sentito che chiudeva la porta con il lucchetto ho avuto terrore, mi ha riempita di botte e mi ha violentata". ​"Questa cosa non l'ho potuta dire a nessuno e non ho denunciato. Ma per anni non mi sono fatta avvicinare dagli uomini, ero traumatizzata", aveva affermato Loredana Bertè.