Il principe Harry si trova a Londra per testimoniare nel processo contro il tabloid Daily Mirror. L'accusa del figlio minore di re Carlo III verso il giornale inglese è di intercettazioni illegali: gli avvocati del principe hanno parlato di "metodi più intrusivi per ottenere delle informazioni personali" davanti all'Alta Corte di Londra.
Harry era atteso in tribunale lunedì 5 giugno, ma ha ritardato di un giorno la sua partenza per poter festeggiare il secondo compleanno della figlia Lilibet. Non è la prima volta che Harry porta avanti delle battaglie legali contro gruppi di giornali britannici, ma, in questo processo, ha testimoniato personalmente davanti al giudice.
Lo scorso 16 maggio, il principe Harry e Meghan sarebbero stati inseguiti da alcuni paparazzi al termine di un evento a New York. "La cosa più vicina mai provata alla morte di mia madre": sarebbero state le parole di Harry, come riporta People.
A diffondere la notizia di un inseguimento dei duchi di Sussex, era stato un portavoce della coppia. "Questo inseguimento implacabile, della durata di oltre due ore, ha portato a più collisioni che coinvolgono altri conducenti, pedoni e due ufficiali della polizia di New York", aveva affermato il portavoce.
La sua versione però in parte è stata poi ridimensionata dalla polizia di New York che ha dichiarato: "Il duca e la duchessa del Sussex sono arrivati a destinazione e non ci sono stati feriti, arresti o collisioni", smentendo di fatto la versione dell'incidente, ma non dell'inseguimento.
Nel video sotto, la storia della principessa Diana.