Morto per un pugno in una lite condominiale, parla il figlio
A Pomeriggio Cinque anche la testimonianza della sorella dell'aggressore, che nega la ricostruzione dei fatti
"L’aggressore picchiava la porta di casa nostra con i piedi, sembrava volesse buttarla giù. Ho detto a mio padre di non aprire, ma troppo tardi: è stato colpito con un pugno sferrato a tradimento. Ho notato che aveva lo zigomo completamente spostato". È morto così, a 76 anni, Antonio d'Orazi, come racconta suo figlio a Pomeriggio Cinque. Dopo il pugno al volto Antonio è stato operato, ma dopo una ventina di giorni in coma è morto. Il tutto sarebbe nato da una provocazione della sorella dell’assalitore: “Ci ha sfidato con la musica troppo alta”, racconta ancora il figlio della vittima. Alle telecamere della trasmissione condotta da Barbara d’Urso, la ragazza nega questa versione dei fatti: “La dinamica è completamente diversa da come è stata raccontata”. Ma l'avvocato dei d'Orazi parla di una perizia: “È stato accertato che l’unica causa della morte è stato il pugno”. TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE