Giovanni Ciacci replica a Carlo Freccero: "Non sono condannato ma indagato"
Giovanni Ciacci replica alle affermazioni di Carlo Freccero nello studio di Pomeriggio Cinque
Nella giornata di mercoledì 25 settembre, il direttore di Rai 2 Carlo Freccero ha parlato dell’allontanamento di Giovanni Ciacci dall'azienda, facendo riferimento anche a una condanna per ricettazione. Il costumista è presente nello studio di Pomeriggio Cinque per spiegare l’accaduto e rispondere alle affermazioni di Carlo Freccero: “Io non sono condannato ma indagato. Questa è una storia che risale al 2010. Io facevo il costumista e avevo fatto una commedia del grande Edoardo con Mariangela Melato. Il vestito finale di pizzo rosso è stato preso da un modello di Gattinoni. A fine riprese, chiedo di poter portare questo abito a una mostra di Gattinoni, mostra patrocinata dalla Rai". Giovanni Ciacci riporta la sua verità sull'accaduto: "Dopo cinque anni mi arriva una telefonata dicendomi lei è indagato per ricettazione. Tutto questo perché non avevo la bolla di accompagno di quel vestito. Non ho nulla da nascondere. A me viene anche da piangere, non è giusta una cosa de genere. Ci deve essere qualcosa dietro. Vuoi affondare una persona?". Barbara d'Urso sottolinea la rettifica di Freccero sulle sue dichiarazioni: “Ha chiesto scusa pubblicamente. È stato un lapsus”. “Tutto questo per una bolla di un abito. Non si chiede scusa dopo aver sparato", conclude Ciacci. TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE