Will Smith: "Pensai di uccidere mio padre perché era violento"
L'attore lo ha svelato nella sua autobiografia Will, parlando di un episodio di violenza subito in passato dalla madre da parte del marito
Il 9 novembre uscirà Will, l'autobiografia di Will Smith, 53 anni, in cui l'attore racconta un momento difficile della sua vita, legato alla sua infanzia e ai suoi genitori: il padre William Carroll Smith Sr., attore e umorista morto il 7 novembre del 2016, e sua madre Caroline Bright, che con il marito ha avuto anche i figli Harry, Palm ed Ellen, per poi separarsi quando Will era adolescente, e divorziare nel 2000. Il magazine People ha riportato in esclusiva un estratto dell'autobiografia dell'attore, nella quale Will Smith racconta un doloroso episodio, che lo aveva portato a meditare l'idea di uccidere il padre. "Quando avevo 9 anni ho visto mio padre prendere a pugni mia madre su un lato della testa, e l'ha colpita così forte che è collassata, e l'ho vista anche sputare sangue. Quel preciso momento, in quella camera da letto, ha definito chi sono, più di qualunque altro momento nella mia vita", racconta l'attore nel suo libro. "Mio padre era violento, e lo era anche a ogni mia partita e recita. Era un alcolizzato, anche se era sobrio a ogni prima dei miei film. Aveva un intenso perfezionismo che terrorizzava la sua famiglia", continua Smith nella sua autobiografia. E poi la decisione estrema, maturata mentre l'attore si occupava del padre, malato di cancro: "Una notte, mentre lo portavo dalla sua camera da letto al bagno, il male si è impossessato di me. Il percorso fra le due stanze passa in cima alle scale. Da bambino mi ero ripromesso che un giorno avrei vendicato mia madre, che quando sarei stato abbastanza grande e abbastanza forte, quando non sarei più stato un codardo, lo avrei ucciso. Così mi sono fermato in cima alle scale. Avrei potuto buttarlo giù e farla franca facilmente. Mentre decenni di dolore, rabbia e risentimento scorrevano e poi si allontanavano, ho scosso la testa e ho continuato a portare mio padre in bagno". "Quello che sono arrivato a capire come 'Will Smith la star del cinema' è in gran parte una costruzione, un personaggio accuratamente realizzato e affinato, progettato per proteggermi. Per nascondere me stesso dal mondo, per occultare il codardo", prosegue l'attore nella sua autobiografia. Smith nel suo libro, riflettendo sul turbolente rapporto con il padre e su ciò che gli ha insegnato a trovare la vera realizzazione nella vita, prosegue: "Non c'è niente che puoi ricevere dal mondo materiale che possa creare in te pace interiore o appagamento. Alla fine non importa quanto le persone ti hanno amato, otterrai del bene solo in base a quanto bene tu hai dato loro".
Will Smith, che è padre di tre figli - Willard Carroll III, conosciuto come Trey, 29 anni l'11 novembre, avuto con l'ex moglie Sheree Zampino, dalla quale aveva divorziato nel 1995, Jaden, 23 anni, e Willow, 21, avuti con la seconda moglie Jada Pinkett, sposata nel 1997 - nel libro svela anche di essersi innamorato, durante il suo primo matrimonio, dell'attrice Stockard Channing, 77 anni, con la quale aveva recitato nel 1993 nel film Sei gradi di separazione. L'attore, che allora aveva appena accolto il primogenito Trey con Sheree Zampino, nel libro, riferendosi al personaggio da lui interpretato nel film, racconta: "Sheree e io eravamo nei primi mesi del nostro matrimonio - avevamo un bambino - e per Sheree posso immaginare che questa esperienza sia stata a dir poco inquietante. Aveva sposato un ragazzo di nome Will Smith e ora viveva con un ragazzo di nome Paul Poitier". "E come se non bastasse, durante le riprese mi sono innamorato di Stockard Channing", confessa poi l'attore nella sua autobiografia, aggiungendo: "Dopo che il film si è concluso, Sheree, Trey e io siamo tornati a Los Angeles. Il nostro matrimonio ha avuto un inizio difficile; mi sono ritrovato a desiderare disperatamente di vedere e parlare con Stockard. Amare ed essere amati è la più alta ricompensa umana".