"Il fatto di essere indagato non mi crea nessun problema. Io non ho fatto niente, io amavo Liliana, l'ho sempre amata": inizia così il racconto a Verissimo di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni trovata senza vita. L’uomo, ad oggi, è l’unico indagato per la morte della moglie.
Sebastiano Visintin e Liliana Resinovich sono stati una coppia per più di 30 anni: "In 32 anni abbiamo avuto i nostri alti e bassi. Per esempio quando ho perso mia figlia, quando lei ha perso la mamma, quando ha lasciato il lavoro, ma abbiamo sempre continuato con la nostra vita, con i nostri viaggi". Sebastiano Visintin assicura che la loro era una coppia solida e smentisce di aver avuto una lite con la moglie la sera prima della sparizione il 14 dicembre 2021. "Io non ho mai fatto male a nessuno", assicura Sebastiano Visintin, commosso dopo aver rivisto le immagini della moglie. E non nega che sia stato difficile per lui essere sospettato dell'uccisione della moglie in questi anni: "All'inizio è stato pesante vedermi sui giornali, ma poi mi sono detto che non devo avere paura perché non ho fatto nulla".
Sebastiano Visintin spiega di aver pensato in un primo momento che la moglie si fosse tolta la vita, come dichiarato anche dalla prima consulenza medico legale: "Lei aveva lasciato a casa documenti, il telefono, la fede. Gli inquirenti mi dicevano che tutto questo faceva pensare a un suicidio".
Sebastiano Visintin non crede che Liliana abbia avuto negli ultimi tempi una relazione con Claudio Sterpin: "Potevano avere un'amicizia, ma non credo avessero una storia. Lui va in giro a dire che avevano una storia, ma è una mancanza di rispetto per Liliana che non può controbattere. Secondo me Claudio Sterpin deve spiegare diverse cose, come deve spiegare perché prima di andare in Questura abbia cancellato dei messaggi di Liliana. Messaggi che, a mio avviso, lasciavano intendere forse un rifiuto di Liliana a qualche richiesta. Io ho trovato questi messaggi nel telefono di mia moglie".
Per quanto riguarda la GoPro, recentemente sequestrata dagli inquirenti, Sebastiano Visintin dice: "Sono arrivati a casa mia gli agenti e mi hanno detto di avere un mandato di perquisizione, li ho fatti entrare. Mi hanno chiesto della GoPro, l'ho presa e gliel'ho data. Sono rimasto sorpreso perché l'avevano già avuta. Sono passati quasi quattro anni dalla morte di Liliana, in questi anni ho fatto tantissimi video con la GoPro".
Le dichiarazioni riportate sono tratte dall’intervista rilasciata da Sebastiano Visintin a Verissimo e riflettono esclusivamente la sua versione dei fatti. L’inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich è ancora in corso.