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01 marzo 2024

Addio al regista Paolo Taviani, il ricordo di Kasia Smutniak: "Con lui sarei andata in capo al mondo"

"Abbiamo vissuto tanti momenti bellissimi che rimarranno per sempre con me": l'attrice era stata diretta dal regista, che si è spento a 92 anni dopo una malattia

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Il mondo del cinema piange la scomparsa del regista Paolo Taviani, che si è spento il 29 febbraio a 92 anni a Roma, nella clinica Villa Pia, dopo una breve malattia.

Al coro delle voci che hanno voluto rendere omaggio al grande regista - che con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha formato una delle coppie più celebri del cinema italiano del secondo dopoguerra - anche quella di Kasia Smutniak, che nel 2015 era stata diretta dai due fratelli nel film Maraviglioso Boccaccio.

"Con Paolo sarei andata in capo al mondo. Ho un ricordo forte che rimarrà per sempre con me, fatto di tanti momenti bellissimi", ha dichiarato a Repubblica l'attrice, che nel film vestiva i panni di Ghismunda, protagonista di una tormentata storia d'amore con Guiscardo, osteggiata dal padre di lei, il principe Tancredi.

Kasia Smutniak nel film "Maraviglioso Boccaccio" (Foto Ansa)

"Con il fratello Vittorio erano una cosa sola, ma poi si litigavano le inquadrature! Non mi ero mai trovata su un set così. E l'ultimo giorno di riprese non mi scorderò mai le lacrime, sia dei due registi che degli altri componenti della troupe", ha aggiunto Kasia Smutniak.

"Porterò dentro di me la storia che voleva raccontare Paolo, un cuore coraggioso che mi mancherà tantissimo", ha concluso Kasia Smutniak, che ad aprile sarebbe dovuta tornare sul set del nuovo nuovo film del compianto regista, dal titolo Il Canto delle Meduse.

"È un dramma a tema pandemico che ritrae alcuni giorni del periodo del lockdown che ci hanno costretto a rimanere nelle nostre case, proprio come bambini cattivi. Ma il silenzio fuori non era un silenzio dentro di me. Era, invece, vivo in me un grande desiderio di combattere contro l'ignoto con la mia unica straordinaria arma: il cinema", aveva dichiarato di recente a proposito del film Paolo Taviani, che nel 2022 aveva girato Leonora Addio, il suo primo lungometraggio da solista dopo la scomparsa del fratello Vittorio.

Alle parole di Kasia Smutniak si uniscono quelle di numerosi esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo. Pupi Avati ha dichiarato: "Paolo Taviani era ancora pieno di entusiasmo, mi mancherà", mentre Giancarlo Giannini ha aggiunto: "Era una persona di una rara gentilezza".

I funerali del regista si terranno il 4 marzo con una cerimonia laica in Campidoglio.

La carriera di Paolo Taviani e il sodalizio con il fratello Vittorio

Paolo Taviani era nato l'8 novembre 1931 a San Miniato, in provincia di Pisa, ed era di due anni più grande del fratello Vittorio, scomparso il 15 aprile 2018 all'età di 88 anni.

Nel 1967 i due registi avevano dato il via a una lunga collaborazione. Il primo loro film fu I sovversivi, seguirono numerose pellicole, tra le quali: Sotto il segno dello Scorpione (1969), Allonsanfàn (1974), La notte di San Lorenzo (1982), Kaos (1984), ispirato alle novelle di Luigi Pirandello, Fiorile (1993), Le affinità elettive (1996), Tu ridi (1998).

Uno dei loro più grandi successi fu il film Padre padrone (1977), vincitore della Palma d'Oro, del Premio della Critica al Festival di Cannes, del Gran Prix al Festival di Berlino, del David di Donatello speciale e del Nastro d'Argento per la miglior regia.

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