Madame: "Non mi amavo. Prendevo ansiolitici come fossero acqua"
La cantante, nei panni di co-conduttrice de Le Iene, parla della mancanza di autostima
“Questa sera voglio parlarvi di una cosa che, fino a qualche mese fa, non avevo. L’autostima. Autostima è amare se stessi. Comprendersi, accettarsi. Perdonarsi". Inizia così il forte monologo di Madame, che racconta a Le Iene un periodo difficile della sua vita. La cantautrice, nei panni di co-conduttrice, afferma: "Dobbiamo imparare ad amare tutto di noi. Anche le parti peggiori. Quelle che ci fanno soffrire e vorremmo cambiare. Ma se proviamo a cambiarle odiando ciò che siamo, facciamo un casino. L’assenza di autostima è una brutta bestia. Se non ce l’hai, senti di non valere nulla". "L’anno scorso sono stata ospite a XFactor due volte. Prima di salire sul palco ero sola dentro il camerino. Piangevo disperata Cosa ci faccio qua? Non me lo merito. Non mi riconoscevo. Non mi amavo. La verità è che sono stata di merda per anni. Pure a Sanremo, e con il disco d’esordio in uscita. Stavo male. Sempre. Prendevo ansiolitici come fossero acqua. Lo stomaco chiuso. Non mangiavo. Non dormivo. Era un circolo vizioso. Dicevo: Ma ca**o! Perché devo stare sempre così?", ammette Francesca Calearo, questo il vero nome della cantautrice. E ricorda il momento più complicato: "A un certo punto è andata pure peggio. All’improvviso nella mia vita tutto era vuoto. Senza un senso. Mia madre. La mia casa. Il mio cane. La musica. Chiedevo alla gente: Potete dirmi che senso date alla vostra vita? Da sola non riuscivo più a capirlo. È stato orribile. Un dolore atroce. In quel momento ho scritto una delle mie frasi più belle Non ho paura di morire, ma ho paura di voler morire". Dopo il buio, Madame ha trovato la forza di risalire: "Mi sono detta: basta. Non puoi andare avanti così. Ho iniziato a lavorare ogni giorno per trovare un senso. Ho guardato in faccia l’ansia che mi aveva sempre accompagnata. E ho trovato il modo per eliminarla. Mi sono detta: Prima o poi soffrirai, ma non devi avere paura. Perché se soffrirai, ti curerai. E se non lo farai, morirai. E sai cosa c’è? Che tutti, prima o poi, muoiono". "Non possiamo rovinarci la vita perché abbiamo paura di soffrire. O di morire. Per me capirlo è stata una liberazione. Ho imparato a non essere schiava della fretta, a godermi i silenzi, il buio. Ho imparato a respirare. Ad accettare le cose che accadono senza che io possa controllarle. Ad accettare me. Se mi aveste conosciuto un anno fa, avreste detto: min***a, questa è grave. Adesso mi sono messa a posto. Ho trovato un senso nell’amore. E ho stima di me perché so comprendermi, accettarmi e amarmi. Insomma, sto bene. E anche se non ho trovato la cura per lo star male, ho curato la paura di star male", conclude la cantautrice.