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IL RICORDO
09 settembre 2021

Luciano Pavarotti, il ricordo della figlia Alice

La figlia di Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani ha raccontato: "Sento che mio padre è sempre con me"

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Luciano Pavarotti, il ricordo della figlia Alice

Alice Pavarotti, 18 anni - figlia di Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani - che il 6 settembre ha presentato con Nek il concerto per il 14esimo anniversario della scomparsa del tenore, che si è tenuto al parco della Casa Museo di Santa Maria Mugnano a Modena - ha rilasciato un'intensa intervista al Corriere della Sera, ricordando il padre scomparso nel 2007 a causa di un tumore al pancreas. "Da papà ho preso la determinazione e la testardaggine. Per quanto riguarda l'aspetto, invece, penso di essere un bel mix tra lui e mia mamma, anche se probabilmente assomiglio di più a mio padre", ha raccontato Alice. Alice, che si è appena diplomata con il massimo dei voti al Liceo Classico Marco Minghetti di Bologna, è appassionata di musica rock, e a breve frequenterà all'Università il corso di laurea in Sviluppo e cooperazione internazionale: "In fondo penso che anche questo tipo di interesse mi arrivi dalla sensibilità di mio padre", ha dichiarato al quotidiano milanese. Parlando del padre, Alice ha poi raccontato: "Era un grandissimo cantante lirico, ma anche una persona meravigliosa, generosa, dal cuore grande. Seguirlo alle prove era sempre un momento divertente, questo lo ricordo bene. Quando è mancato avevo 4 anni. Certo, avrei voluto che fosse presente in tanti traguardi importanti della mia vita, dall'esame di terza media alla maturità, ma so che lui è con me. Anche se non fisicamente, sento che mio padre è sempre con me". E ricordando alcuni momenti speciali vissuti con lui e la madre, Alice Pavarotti ha proseguito: "Ho ricordi bellissimi e precisi che sono legati alla quotidianità; pranzi o cene in famiglia, tanto affetto da entrambi i miei genitori; loro che mi tengono in braccio o noi che giochiamo. E poi le vacanze, per esempio quando andavamo alle Barbados, queste spiagge e tramonti spettacolari, e ancora tanti momenti semplici e bellissimi. Tra le tante cose che sapeva fare c'era pure dipingere. E io spesso gli facevo compagnia, e con le mie mani imbrattavo le tele". Alice ha poi raccontato di non aver mai avvertito il peso di essere figlia di un tenore del calibro di Pavarotti: "Per me è sempre stato un grande onore. Non ho mai pensato di vivere sotto i riflettori, non mi sono mai preoccupata di quello che potevo dire o non dire. Con i miei compagni di scuola non l'ho mai sbandierato, per pudore, ma se mi chiedevano di lui ne parlavo con tranquillità". Parlando della madre Nicoletta Mantovani, Alice ha poi dichiarato: "È una persona speciale, la donna più importante della mia vita, la migliore madre che potessi desiderare. Senza di lei non ce l'avrei fatta. L'anno scorso si è risposata con Alberto Tinarelli; è stato un matrimonio bellissimo. Penso che papà avrebbe voluto che fosse felice, come è adesso".

Luciano Pavarotti, il ricordo della figlia Alice

Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani si erano conosciuti nel 1994, e avevano coronato la loro storia d'amore il 13 gennaio del 2003 con la nascita di Alice - sopravvissuta a un parto gemellare in cui, invece, morì il fratello Riccardo - per poi convolare a nozze a dicembre dello stesso anno. Nicoletta Mantovani, ospite a Verissimo a dicembre del 2019, aveva ricordato la vita insieme a Luciano Pavarotti, raccontando a Silvia Toffanin i momenti difficili legati proprio alla gravidanza e alla nascita della figlia: "Alice l'abbiamo cercata per tanti anni, e quando sono rimasta incinta di due gemelli mi hanno trovato un ammasso di cellule che poteva provocare metastasi nel corpo. Il medico americano mi disse di abortire, ma io non ce l'ho fatta, perché una mamma non si arrende mai. Con Luciano abbiamo parlato tanto, e alla fine in Italia ho avuto Alice, mentre ho perso Riccardo".

Nicoletta Mantovani, ricordando i momenti vissuti con Luciano Pavarotti e la figlia, aveva raccontato a Silvia Toffanin: "Alice ha vissuto tutto del suo papà, fino alla fine. E una sera, quando sembrava che Luciano non fosse più cosciente, l'ho fatta venire a prendere dai miei genitori, e lei, come tutte le sere, ha dato un bacino a papà, e lui le ha fatto un sorriso meraviglioso; è stato veramente commovente. E poi, all'alba del giorno dopo, Luciano ci ha salutato. Dopo tanto tempo, ancora adesso, sento che Luciano è sempre al nostro fianco. È stata una benedizione del Signore quella di averlo incontrato". Mantovani, che aveva parlato anche della sua lotta contro la sclerosi multipla, a proposito della malattia e del sostegno ricevuto dal tenore, aveva raccontato: "L'ho scoperto a Los Angeles con Luciano, all'età di 24 anni. Gli dissi che non avrei potuto stargli più accanto, dal momento che viaggiava in tutto il mondo. Tuttavia lui, che era una persona molto saggia, mi disse: Fino a questo momento ti ho amato, ma da ora in poi ti adoro. Io e te questa battaglia la vinceremo insieme. Con la sua positività, Luciano mi diceva sempre di accettare la malattia non come una sfortuna ma come un'opportunità".

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