Lapo Elkann: "Ho pagato le conseguenze delle mie fragilità, oggi sto bene con chi sono"
A "Verissimo - Le storie" il racconto dell'imprenditore
A Verissimo - Le storie di sabato 26 giugno, Lapo Elkann si racconta a cuore aperto, a partire dalla sua infanzia: "Non l'ho amata molto", ammette. "Sono stato un bambino dislessico, iperattivo, affetto da deficit dell’attenzione e siccome a scuola ero sempre indietro, volevo dimostrare di essere più forte". Il ricordo pù doloroso però è legato agli anni dell'adolescenza: "In collegio, a 13 anni, sono stato abusato più volte e un fatto come questo ti porta ad andare, a volte, verso l’autodistruzione, perché l’abusato si sente in colpa. Se non lo affronti con profondità questo dolore negli anni ti mangia, ti porta a vivere la vita con grandissima difficoltà". Come ha superato il trauma? "La mia estrema sensibilità e la mia grande forza di volontà mi hanno aiutato. Non ho paura delle mie fragilità. Ho imparato ad accettare me stesso e a chiedere aiuto. C’è voluto del tempo ma oggi sto bene con chi sono".
Il rampollo di casa Agnelli racconta anche con grande sincerità delle sue passate dipendenze: "Quando sei solo, ad un certo punto la fragilità non sai come affrontarla. Non usavo sostante per fare festa, per me era un anestetizzante. Anestetizzavo un dolore che sentivo in me. Purtroppo ne ho pagato più volte le conseguenze… Io di male me ne sono fatto abbastanza da solo, d’ora in poi voglio altro". Parlando dell’avvocato Gianni Agnelli, Lapo racconta: "Mio nonno mi ha dato e insegnato tanto. È una delle persone a cui ho voluto più bene nella vita insieme a mia nonna Marella".