Aurora Tila morta a 13 anni, condannato a 17 anni l'imputato 16enne

È stato condannato a 17 anni il 16enne imputato per l'omicidio pluriaggravato di Aurora Tila, tragicamente morta a Piacenza a soli 13 anni, precipitando dal settimo piano di un palazzo. La condanna è arrivata dal Tribunale per i minorenni di Bologna al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato. Sono state riconosciute tutte le aggravanti, compreso lo stalking, tasto battuto dai legali della madre della ragazzina, Morena Corbellini. L'unica attenuante riconosciuta al giovane, che si è sempre dichiarato innocente, è quella della minore età. A fronte della richiesta della pubblica accusa di 20 anni e 8 mesi, al ragazzo sono stati inflitti 17 anni, il massimo della pena per il rito abbreviato.

La mamma di Aurora Tila, Morena Corbellini, aveva ripercorso a Verissimo la storia di sua figlia. "Lui era ossessionato, possessivo. Credeva che Aurora fosse un pupazzo e per tale voleva trattarla", aveva detto Morena Corbellini che aveva assicurato che nonostante tutto la figlia non avesse paura dell'ex fidanzato: "Mi diceva: 'Lui parla, ma non farebbe male a una mosca'".

Morena Corbellini aveva ripercorso l'ultimo giorno in cui ha visto la figlia in vita: "Lei mi aveva mentito, dicendo che andava a fare colazione con le amiche prima di scuola, invece doveva vedersi con lui. Le aveva chiesto un ultimo saluto, invece le ha teso una trappola. Quella mattina l'ho salutata dicendo che era bellissima, che le volevo bene e che ci saremmo riviste a pranzo. Quel pranzo non è mai arrivato e mai arriverà".

Poco dopo Morena Corbellini ha scoperto che la figlia non c'era più: "È venuta prima la polizia in casa per capire se avessi sentito dei rumori, sono scesa di sotto e mi hanno informata che Aurora era morta". Morena Corbellini aveva anche riportato quanto dichiarato da alcuni testimoni: "Mentre lei gli urlava: 'Perché mi fai questo? Io ti amo', lui l'ha sganciata e l'ha buttata giù dal palazzo".