Tragedia Sharm el Sheik, parla lo zio del piccolo Andrea
A Morning News l'uomo racconta le tante incongruenze emerse dopo la morte del bimbo, in Egitto con i genitori per una vacanza
Sono ancora tanti i nodi da sciogliere nella tragedia di Sharm el Sheik in cui il piccolo Andrea, di soli sei anni, ha perso la vita sabato 2 luglio per una sospetta intossicazione alimentare, mentre si trovava in vacanza in un resort con i genitori Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile. "La notizia trapelata già nelle scorse ore sul loro rientro previsto per venerdì 8 luglio ci ha rasserenati - esordisce Roberto Manosperti, lo zio del piccolo, in collegamento a Morning News - Quando è arrivata la conferma, noi tutti abbiamo visto la luce in fondo al tunnel, almeno per quanto riguarda il loro ritorno in Italia". Nella trasmissione di Canale 5, lo zio ha quindi voluto precisare alcune incongruenze legate soprattutto ai sintomi del piccolo: "C'è chi ha riportato che avesse accusato disturbi tre giorni prima del ricovero, una totale falsità che però è stata ripresa dai certificati medici che l'ospedale di Sharm ha pubblicato e consegnato all'assicurazione medica affinché si programmasse il volo di rientro. Tutti e tre hanno accusato solo vomito continuo, senza febbre. Per questo noi ci stiamo tutelando con lo studio legale internazionale che ci sta seguendo, con una diffida nei confronti dei medici egiziani". Infine, Manosperti ha precisato che nessuno degli altri mille ospiti del resort ha accusato sintomi simili, perciò ha provato a ipotizzare "qualche filtro nell'aria condizionata della camera, un batterio". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE
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