Truffa con la voce di Crosetto: "Sempre più difficili da smascherare"
Il ministro della Difesa interviene in diretta a Pomeriggio Cinque per spiegare cos'è successo e come funziona la truffa che avrebbe usato il suo nome
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto sarebbe stato al centro di una truffa che ha preso di mira alcuni dei più importanti imprenditori italiani. Il raggiro, basato sull’uso dell’intelligenza artificiale per clonare la voce del ministro, sarebbe stato portato avanti con una falsa emergenza: il rapimento di giornalisti italiani in Medio Oriente.
Tra le vittime contattate ci sarebbero nomi di primo piano come Giorgio Armani, Diego Della Valle, Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera. Agli imprenditori sarebbe stato chiesto di mantenere riservata la conversazione e di anticipare una somma di denaro, garantendo che il rimborso sarebbe arrivato dalla Banca d’Italia.
Intervenuto in diretta a Pomeriggio Cinque, il ministro racconta come ha scoperto la truffa: "Ricevo una telefonata da uno degli imprenditori che ha il mio numero di cellulare e che conosco bene. Dopo tre ore, un mio collaboratore mi dice che l'imprenditore XY vuole parlarmi urgentemente. Dopo cinque minuti mi chiama e mi dice: Salve ministro, ieri ho parlato con lei?. Io rispondo: No, non abbiamo mai parlato. Allora lui mi racconta che una persona si è spacciata per me, chiedendogli di intervenire per il rapimento di due giornalisti e di anticipare dei soldi".
Il ministro spiega che l'imprenditore, inizialmente dubbioso, sarebbe stato convinto da un secondo interlocutore che si presentava come generale, parlando con toni rassicuranti. Alla fine, il tentativo di truffa sarebbe andato a segno almeno in un caso, con un versamento di un milione di euro su un conto corrente a Hong Kong.
Quando il finto Crosetto ha chiesto altri soldi, l’imprenditore si sarebbe insospettito e avrebbe deciso di contattare il vero ministro. "Gli ho detto di stare fermo a casa sua, che sarebbero arrivati i carabinieri, e di non rispondere più a quelle chiamate".
Crosetto lancia un monito sull’uso dell’intelligenza artificiale per scopi fraudolenti: "Purtroppo, con le nuove tecnologie queste truffe diventeranno sempre più difficili da riconoscere. Faranno dire a me o a lei qualsiasi cosa. È da mesi che lottiamo contro questi raggiri che avvengono anche su Facebook, su X, su Instagram. Un giorno usano me, un giorno Giorgia Meloni, un altro Silvio Berlusconi, imprenditori, cantanti, calciatori. Ogni giorno c’è qualcuno che ci casca. Sono impossibili da controllare, perché appena li denunci ne compaiono altri due con nomi diversi".
Il ministro conclude con un appello alle piattaforme digitali: "Devono essere loro a garantire che un utente non trovi qualcuno che lo truffa. Né io, né lo Stato abbiamo il potere di fermarle da soli".
Dopo la denuncia di Crosetto, la Procura di Milano avrebbe aperto un’indagine sul caso.