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07 gennaio 2025

Seriate (Bergamo), donna accoltellata dal marito, l'amica della vittima: "Lui mi disse che l'avrebbe uccisa"

Pomeriggio Cinque ricostruisce quanto accaduto nel parcheggio del supermercato, mostrando anche un video del litigio registrato la sera prima dell'aggressione

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Nella puntata in onda martedì 7 gennaio, Pomeriggio Cinque cerca di ricostruire la vicenda di Seriate, in provincia di Bergamo, dove lunedì nel parcheggio di un supermercato una donna di 39 anni è stata accoltellata dal marito, già precedentemente denunciato per maltrattamenti. Mentre la vittima è stata portata in ospedale in gravi condizioni, l'uomo è stato arrestato dai carabinieri dopo essere stato bloccato da alcuni clienti dell'esercizio commerciale.

La trasmissione condotta da Myrta Merlino ha proposto, in esclusiva, un video della sera prima dell'aggressione, in cui si vede un diverbio tra i due. "Lasciami in pace", è l'invito che la donna rivolge più volte al marito.

La disperazione di un'amica: "Non sono riuscita a proteggerla"

Tra le testimonianze raccolte dalla trasmissione di Canale 5 c'è anche il racconto di un'amica della donna aggredita: "Domenica è venuta qui dicendo di averlo visto nel parcheggio sotto casa. Le ho detto che l'avrei accompagnata dai carabinieri a denunciarlo, ma quando siamo scese c'era già la sua macchina. E lui gli sbraitava addosso di ogni". La testimonianza della donna prosegue: "Lui in rumeno mi disse Guardami bene perché oggi sei il mio testimone, la inseguirò e la ucciderò". "Mi sento in colpa perché il mio compito era quello di difenderla, invece non ci sono riuscita", conclude in lacrime ai microfoni di Pomeriggio Cinque.

Il racconto di un testimone dell'aggressione

"Mi sono avvicinato e lui di reazione mi ha sferrato un colpo all'orecchio - ha ricostruito Nicola Rea, Graduato Scelto dell'Esercito Italiano, sottolineando come anche altre persone siano intervenute per porre fine all'aggressione -. In quella frazione di secondo lui si è distratto e una persona alle sue spalle è saltato dagli scalini e lo ha colpito facendogli perdere la presa della donna. Io ho visto la donna libera, l'ho presa sotto le braccia e l'ho trascinata fin dentro dove ho chiesto di chiudere le porte perché non sapevo se lui fosse libero. Solo dopo, quando ho cercato di guardare fuori, l'ho visto bloccato".

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