Madonna di Trevignano, il sangue sarebbe di Gisella Cardia: "È un carnevale mediatico"
La superperizia confermerebbe che il sangue sulla Madonna di Trevignano appartiene a Gisella Cardia. A Pomeriggio Cinque intervengono Solange Marchignoli, Don Patrizio Coppola e Paola Pelli
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Il sangue ritrovato sulla statuetta della Madonna di Trevignano Romano apparterrebbe a Gisella Cardia. È quanto emergerebbe dalla superperizia disposta dalla Procura di Civitavecchia, che indaga su presunte truffe legate alle apparizioni mariane dichiarate dalla veggente.
A commentare la vicenda è il sacerdote Don Patrizio Coppola, intervenuto a Pomeriggio Cinque: “La signora Gisella ci indica la strada della perdizione, non la strada della salvezza”.
Durante la trasmissione condotta da Myrta Merlino, Solange Marchignoli, avvocato di Gisella Cardia, è cauta nel confermare i risultati emersi: "Il risultato delle analisi ufficialmente non esiste. Nessuno ha copia della perizia. Questo carnevale mediatico nasce da un titolo di giornale".
Myrta Merlino difende il lavoro dei giornalisti, supportata anche da Veronica Gentili presente in studio: "Per chi ha montato un circo per otto anni sul nulla con arrivo di autobus, storie folli, gnocchi che venivano moltiplicati, francamente che dobbiamo sentirci noi adesso i protagonisti del carnevale mediatico è un po’ originale".
La difesa sostiene inoltre che la presenza del DNA sulla statua non dimostrerebbe necessariamente una manipolazione: "Se la traccia è mista, significa che il DNA di Gisella non proviene necessariamente dal sangue, ma potrebbe derivare da saliva o sudore".
Don Patrizio Coppola, però, respingerebbe queste ipotesi: “Anche i sacerdoti che inizialmente la difesero ora dovrebbero ammettere che era tutta una farsa”.
Nel corso della trasmissione interviene anche Paola Pelli, ex collaboratrice di Gisella Cardia: "Ero in un momento di difficoltà personale. Sapendo che questa signora faceva da tramite con la Madonna, chiesi un incontro. Capitai proprio nel momento in cui c’era tutto il discorso della moltiplicazione degli gnocchi. Attorno a lei si era creato un vuoto perché era diventata una sorta di barzelletta. In quel momento di panico, mi avvicinai per chiederle una grazia e lei mi propose di darle una mano con i media, sapendo che io mi occupavo di media e di pubbliche relazioni".
Pelli spiega che "la truffa gira attorno ai messaggi: ora non ci sono più perché sono i messaggi che hanno portato i soldi. Sono più di 800".
Madonna di Trevignano, il presunto miracolo e le indagini
La vicenda avrebbe avuto inizio nel 2016, quando Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia, avrebbe acquistato a Medjugorje una statuina della Madonna che, secondo il suo racconto, avrebbe iniziato a lacrimare sangue. La donna sostiene di ricevere messaggi mariani e ogni tre del mese raduna centinaia di fedeli sulla Collina delle Rose a Trevignano Romano per condividere le sue presunte visioni.
Negli anni, la Chiesa avrebbe preso le distanze dal fenomeno e, con un decreto ufficiale, avrebbe stabilito che “non c'è nulla di soprannaturale” nelle apparizioni di Trevignano.
Ora, la perizia sembrerebbe smontare definitivamente l’ipotesi del miracolo. Gli accertamenti confermerebbero che il sangue rinvenuto sulla statua sarebbe quello della stessa Cardia.
Oggi, a Trevignano, la Collina delle Apparizioni non esiste più perché questo terreno è ora proprietà del Comune di Trevignano Romano.