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l'intervista
01 aprile 2022

Ucraina, il sindaco di Mariupol: "È un genocidio"

A Dritto e Rovescio Vadym Boytchenko, sindaco di Mariupol, racconta il dramma della sua città

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"È un genocidio, un crimine di guerra e loro bruceranno all’inferno per quello che hanno fatto alla nostra bellissima città di Mariupol". In collegamento con Dritto e Rovescio parla il sindaco della città ucraina Mariupol, Vadym Boytchenko, sotto assedio dalle truppe russe. A Paolo Del Debbio, che gli chiede qual sia la situazione in città in questi giorni, il sindaco risponde: "la situazione è estremamente complessa a Mariupol. La nostra città si trova completamente sotto assedio per, oramai, il 36° giorno. Non abbiamo luce, riscaldamento, acqua, gas. Stanno finendo i beni di base come il cibo e i medicinali. Oggi ci appelliamo a tutta la comunità internazionale. La nostra città è stata distrutta dall’invasore, dalla Russia, con il loro criminale di guerra Vladimir Putin". Il problema più urgente da risolvere è l'evacuazione dei civili: "In questi dieci giorni le truppe russe hanno distrutto i punti di raccolta, gli autobus, bloccando in questo modo l’evacuazione. Hanno distrutto anche lo snodo ferroviario".

Teatro di Mariupol, cosa è successo

Su chi fosse all'interno del teatro di Mariupol, bombardato dai russi, sono circolate molte versioni. Vadym Boytchenko risponde così a chi sostiene che fosse un luogo pieno di militari: "All’interno di questo teatro c’erano mia mamma, mio papà, mio fratello con la sua famiglia e un bambino piccolo. Hanno vissuto nel teatro per più di 20 giorni. Di mattina avevano un bicchiere di acqua calda con dei biscottini, a pranzo avevano una piccola ciotolina di zuppa, insieme con tutti gli altri ed erano in 800 persone. E la sera idem, un bicchiere di acqua e dei biscottini. Cinicamente le truppe russe hanno ignorato la scritta bambini davanti al teatro". Infine, il sindaco dichiara: "Non cederemo neanche un centimetro di terra del Paese chiamato Ucraina. Noi resisteremo fino all’ultimo. E il nostro Paese è con noi". qui sopra l'intervista integrale.

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