"In Ucraina, i fascisti sono stati costruiti dagli americani con le tecnologie politiche di proposito per terrorizzare". Mercoledì 1 giugno a Controcorrente - Prima serata, Veronica Gentili intervista Sergey Markov, ex stretto consigliere di Putin ed ex deputato della Duma. Ascoltiamo le dichiarazioni più importanti nel video qui sopra.
Secondo Sergey Markov, la guerra in Ucraina sarebbe scoppiata come reazione a un complotto ordito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden: "Hanno pianificato un golpe in Ucraina, quindi hanno messo il gruppo loro al governo, lì hanno creato un regime antidemocratico repressivo. Hanno cercato di creare un'anti-Russia, di creare un esercito potente e di cominciare la guerra prima delle elezioni di Putin del 2024".
Markov sostiene che la Russia non stia combattendo una guerra contro l'Ucraina ma contro gli Stati Uniti: "L'esercito ucraino sta sotto il Pentagono, il ministero della Difesa ucraina. Quindi Putin deve incontrare Biden".
Il politologo affronta la questione della crisi del grano: "Siamo pronti a sbloccare il grano ucraino, però ovviamente devono essere sminati i porti".
Markov commenta così le intenzioni di Matteo Salvini di voler andare a Mosca per parlare con Putin: "È il lavoro dei primi ministri dover risolvere questa crisi globale della guerra in Ucraina. Però, siccome il primo ministro italiano non vede i nazisti e lo stato terrorista e non risolve la crisi, il povero Salvini deve darsi da fare per risolvere il problema".
La puntata integrale di Controcorrente - Prima serata è disponibile in streaming su Mediaset Infinity.
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