Buoni o cattivi, Emis Killa: "Ho visto amici finire in galera o in comunità"
Veronica Gentili intervista il rapper nella prima puntata di Buoni o Cattivi
Nella prima puntata di Buoni o Cattivi, il nuovo programma di Videonews condotto da Veronica Gentili, Emis Killa,rapper tra i più amati dal pubblico italiano, si racconta senza filtri: dall'adolescenza al successo fino all'importanza dell'amicizia. Nel video qui sopra, potete vedere l'intervista integrale del rapper. “Il malandrino non fa musica, è impegnato a condurre un altro tipo di vita, nell’illegalità. Sono sempre stato attratto da quel mondo, un po' pittoresco, se vogliamo, da quel tipo di vita, ma in quella vera, vedere come uno spara, sentire l’odore del sangue, è molto brutto, ti lascia il magone addosso. Io sono stato un malandrino come lo si può essere a quell’età, quando si è molto giovani. Non ho mai avuto guai con la legge, sono stato fortunato e intelligente da abbandonare presto quel treno e capire che non mi avrebbe mai portato da nessuna parte", dichiara Emis Killa spiegando quanto sarebbe stato facile percorrere una strada diversa. "Ho visto molti amici finire in galera o in comunità. A quell’età senti il peso del branco, cerchi una fratellanza, un’accettazione. Io sono cresciuto in una situazione in cui non mi è mancato l’amore da parte della mia famiglia ma mi è mancato il tempo con i miei genitori quindi la mia famiglia l’ho vissuta più in strada che in casa. Mi piaceva quando vedevo arrivare quello più grande a cui nessuno diceva niente, era comunque un potere, e il potere affascina chiunque. Per noi che non avevamo nessuna possibilità l’unico potere che si poteva mettere in atto era la violenza, la dominanza, sugli altri. Oggi anche la nostra compagnia sarebbe stata definita una baby gang”, continua il rapper. TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE