"Se c'è un focolaio qui dentro, ci chiudono l'azienda e non lavora nessuno". A Morning News, le parole di un lavoratore di un'azienda di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena, che ha deciso di rendere il green pass obbligatorio per andare al lavoro o un tampone ogni 72 ore addebitato in busta paga.
Durissimo è il comunicato dei sindacati che scrive: "Non c'è nessuna norma che autorizzi i datori di lavoro a prendere provvedimenti su questioni di salute pubblica. La procedura indicata viola le norme basilari della privacy con l'aggravante del costo del tampone tutto a carico dei dipendenti fino alla fine della pandemia".
"Sono più le persone e i dipendenti contenti che quelli scontenti" dichiara Silvia Severi, responsabile relazioni esterne dell'azienda, che precisa: "La maggioranza si sente tutelata rispetto a questa scelta. Diciamo che i negazionisti si possono quasi contare su una mano".