Bimba morta di stenti, l'avvocato di Alessia Pifferi: "Non sapeva quello che stava facendo"
"Le psicologhe in carcere hanno verificato che la signora ha un gravissimo deficit intellettivo", ha dichiarato l'avvocato a Pomeriggio Cinque
"Le psicologhe in carcere hanno constatato che ha un deficit intellettivo. Non sapeva quello che stava facendo". Durante la puntata in onda lunedì 25 settembre, Pomeriggio Cinque intervista Alessia Pontenani, l'avvocato di Alessia Pifferi, la donna imputata per l'omicidio volontario pluriaggravato della figlia Diana di 18 mesi, morta di stenti dopo essere stata lasciata a casa da sola per sei giorni. "Non si rendeva conto di quello che accadeva. La signora Pifferi, secondo le psicologhe del carcere, non è responsabile delle proprie azioni, non capisce il nesso causale tra causa ed effetto", spiega Pontenani. A prova di questo, ci sarebbero anche le parole della donna rilasciate durante l'udienza in aula: "Dice che la prima volta l’ha lasciata per fare la spesa, nel momento in cui Pifferi ritorna e vede che la bimba sta bene, pensa di poterla lasciare da sola per più giorni, fino alle estreme conseguenze". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE