Elisabetta Franchi, lacrime ed emozioni: "Anche piangere è un lusso"
La stilista si lascia andare a un sincero racconto sulla sua vita e sulla sua carriera
"Sono stata una spettatrice del boom economico e del lusso, alla mia famiglia non era concesso perché era di estrazione umile e nella quale sono mancati dei valori fondamentali. Oggi, da mamma, capisco di più cosa posso perdonare alla mia mamma e cosa non posso perdonarle. Siamo quattro sorelle e un fratello: a tutti e cinque ci ha privato della parola papà". Comincia così il racconto a Verissimo di Elisabetta Franchi, in cui la stilista e fondatrice dell'omonima casa di moda non nasconde le difficoltà dell'infanzia. "Ricordo quando scappavamo di casa, perché il compagno di mia madre ci voleva picchiare, e andavamo a dormire sugli argini del fiume", spiega la stilista, che poi si sofferma sul dolore per la morte del suo primo marito, Sabatino Cennamo, "Saba mi ha dato quel poco che aveva e nel 1995 ho aperto il mio primo atelier, poi lui mi ha raggiunto tre anni dopo. Una malattia me lo ha portato via rapidamente, in sei mesi, con una bambina appena nata. Io gli ho nascosto che stesse morendo, fino all'ultimo giorno ho bluffato, dicendogli che saremmo riusciti a fare un'operazione". La stilista e imprenditrice non riesce a trattenere le lacrime: "Non l'ho ancora pianto quest'uomo, perché anche piangere è un lusso. Io avevo un'azienda, la nostra azienda, eravamo in pieno trasloco nel nostro quartier generale, quando è morto e l'ho seppellito il giorno dopo ero a lavoro". Forte e sincera, Elisabetta parla poi del suo attuale compagno, che in gioventù è stato anche il suo primo amore.