Stefania Matteuzzi ripercorre a Verissimo la drammatica vicenda di sua sorella Alessandra, la donna brutalmente uccisa nel 2022 dall’ex compagno Giovanni Padovani, condannato all’ergastolo.
"Mia sorella è stata uccisa e massacrata ancor prima dell'omicidio. Lui le aveva tolto la libertà: le staccava la luce per obbligarla a uscire di casa per riattivare i contatori, compariva sul suo terrazzo, la obbligava a mandargli video ogni dieci minuti per capire dove fosse e con chi fosse", racconta Stefania Matteuzzi.
Oltre alla violenza psicologica, c'era anche violenza fisica: "Ci sono stati oggetti lanciati, pugni alle porte, Alessandra aveva paura". Alessandra Matteuzzi a un certo punto ha trovato il coraggio di lasciare Giovanni Padovani e di denunciarlo per stalking. "La sua vita era diventata un inferno, avevo paura per lei. Quando è stata uccisa, stava rientrando a casa ed era a telefono con me proprio perché avevamo paura di lui, anche se lei era convinta che lui quel giorno fosse fuori Bologna", dice Stefania Matteuzzi.
Stefania ricorda ogni dettaglio di quell'ultima telefonata con la sorella: "Aveva parcheggiato l'auto, è scesa e ha subito detto: 'Giovanni cosa ci fai qui?'. Non c'è stato un dialogo tra loro, ho iniziato a sentire le urla di mia sorella, urla incomprensibili. Ho chiamato subito i carabinieri con il cellulare del mio compagno. Finché la sentivo urlare, mi dicevo: 'Almeno è viva', ma dentro di me avevo paura fosse arrivato quel momento. Alcuni vicini hanno provato a calmarlo, ma lui ha voluto ucciderla fino in fondo, ha usato anche una panchina di ferro. Mio figlio non l'ha nemmeno riconosciuta in ospedale".