Tradimento, Caner Şahin: "Tolga ha gusti raffinati, ma ha cuore"
L'attore che interpreta Tolga in Tradimento si racconta, dagli studi per ingegneria ai due gatti di casa

Pubblichiamo l’intervista che l'attore di Tradimento Caner Şahin ha rilasciato in esclusiva a Dreamers Magazine, il mensile dedicato ai protagonisti delle serie turche più amate. Per altri contenuti il nuovo numero ti aspetta in edicola oppure su dreamersmagazine.mediaset.it
Sulla carta è decisamente l’uomo perfetto: bello, benestante, pronto a tutto per proteggere chi ama (compreso sfidare la legge). Tolga è un personaggio potentissimo in Tradimento: l'ex fidanzato della complicata Oylum ci mostra cosa davvero vuol dire amare a qualsiasi costo. A dare il volto a questo contemporaneo principe azzurro è l’attore 33enne Caner Şahin che, va sottolineato, è il primo fan del romantico e altruista Tolga. "Ho amato davvero interpretarlo sia per la bellissima storia d’amore che vive con Oylum sia per il rapporto che ha con il padre" ci ha confessato l’attore. Ogni interprete che si rispetti, nell’impersonare un personaggio, fa leva prima di tutto sulle somiglianze con esso e a quanto pare anche Caner, esattamente come il suo alter ego, in amore (e nelle relazioni interpersonali in generale) ragiona solo col cuore, ma nel lavoro, conferma, "sono tutto testa". Se avere dei lati caratteriali in comune con Tolga ha sicuramente aiutato Şahin nel renderlo così verosimile, l’attore ha trovato stimolante anche mettere in scena le loro diversità, prima su tutte il rapporto con i soldi.
Caner, in Tradimento tu interpreti Tolga, il bello e possibile. Quali sono le somiglianze con il tuo personaggio? "Principalmente il fatto che Tolga, proprio come me, mette la testa nel lavoro ma segue il cuore per quanto riguarda tutto il resto, specialmente qualsiasi tipo di relazione interpersonale".
E in cosa invece siete totalmente diversi? "Tolga ha gusti raffinati, anche il suo caffè costa migliaia di dollari. Io sono molto più semplice".
Cosa, in particolare, ti ha stimolato da attore in questo ruolo? "La sua centralità nella storia e l’impatto che ha, in generale, sulla narrazione. Lui è protagonista di una bellissima storia d’amore. In particolare, ho trovato estremamente stimolante dar voce al suo rapporto con il padre: le scene padre-figlio sono state senza dubbio le mie preferite da girare".
Parlaci del tuo percorso da attore. "Vengo da Eskişehir e mi sono trasferito a Istanbul a 18 anni, dopo essere stato ammesso al corso di Ingegneria Meccanica all’ITU, dove ho studiato per due anni prima di capire che non volevo fare l’ingegnere. Ma quando ho scoperto il teatro, ho pensato: Posso fare questo lavoro senza sentirmi svuotato per il resto della mia vita. Così mi sono preparato duramente per gli esami di conservatorio e sono stato ammesso al Dipartimento di Teatro dello IUDK. È stata una transizione drastica, ma la decisione migliore della mia vita. Recitare è una professione, ma per me è come coltivare un hobby. Amo questa sensazione".
Sei sempre stato uno studioso? "Diciamo che più che altro mi piaceva la scuola (sorride, ndr): adoravo il senso di comunità e stare con gli amici. Ancora oggi a volte sento la nostalgia di quegli anni. Per quanto riguarda lo studio in senso stretto, ero un procrastinatore: recuperavo sempre all’ultimo minuto!".
Se non fossi riuscito a diventare attore, quale sarebbe stato il tuo piano B, lavorativamente parlando? "Non saprei dirti. Sicuramente avrei optato per qualcosa che mi appassionasse tanto quanto la recitazione".
Sui social ti vediamo sempre insieme ai tuoi gatti… "Ne ho due: Bızdık e Çiço, e li adoro. Bızdık l’ho trovato in un giorno di pioggia mentre lavoravo sul set. Un anno dopo è arrivato Çiço, che mi si è avvicinato per strada e non voleva più lasciarmi. L’ho preso come un segno e l’ho adottato come compagno per Bızdık… e per me!".