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CRONACA
30 gennaio 2024

Ilaria Salis, il padre il giorno dell'udienza: "Trattamento non da essere umano"

A Quarta Repubblica parla il padre di Ilaria Salis, militante antifascista detenuta in una prigione ungherese per aver aggredito due estremisti di destra

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Lunedì 29 gennaio 2024, in prima serata su Retequattro, in diretta a Quarta Repubblica la testimonianza di Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, la donna detenuta da un anno in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra a Budapest durante una manifestazione. Ilaria Salis è comparsa in Aula in catene con la manette ai polsi e i piedi legati da ceppi di cuoio con lucchetti.

Ilaria Salis è una militante antifascista che oggi rischia fino a 24 anni di carcere. Il padre spiega a Quarta Repubblica cosa ha fatto la figlia: "Mia figlia è stata arrestata in taxi il giorno dopo i fatti per aver aggredito, procurando lesioni gravi con pericolo di morte, nonostante le persone sono state giudicate guaribili in cinque o otto giorni e in più è accusata di appartenere ad una organizzazione criminale che ha fatto atti simili in Germania dal 2017 al 2020, i cui atti, trasmessi al giudice ungherese sono contenuti in circa ottocento pagine in tedesco e non compare neanche una volta il nome di mia figlia".

L'uomo denuncia le condizioni con cui Ilaria Salis è detenuta, raccontando la sua storia: "Mia figlia è stata torturata per trentacinque giorni, otto giorni è stata lasciata con i vestiti sporchi. È stata per otto giorni in cella di isolamento senza carta igienica, sapone ed assorbenti ed ha avuto il ciclo. Prima che l'ambasciata le ha consegnato un pacco con il necessario sono passati trentacinque giorni in cui mia figlia doveva usare uno dei capi che aveva addosso per asciugarsi dalla doccia perché non aveva asciugamani".

Il 29 gennaio, la militante è apparsa in catene nell'Aula del Tribunale di Budapest: "Ho visto l'ultima volta mia figlia prima di questa occasione il 26 novembre. Ho saputo delle condizioni a cui è sottoposta il 12 ottobre, quando abbiamo letto una lettera di Ilaria mandata agli avvocati che è stata inviata all'Ambasciata e conteneva queste condizioni che io ignoravo. Mia figlia è stata arrestata l'11 febbraio, sono stati sette mesi con gli unici contatti tramite i suoi avvocati e l'Ambasciata italiana, un trattamento non da essere umano avvenute fino a quando abbiamo visto questa lettera e abbiamo potuto assistere a questa scena inqualificabile per la prima volta oggi".

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