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CRONACA 02 ottobre 2025

Cinzia Pinna, il padre del presunto assassino: "Siamo distrutti, mi sento responsabile"

Mario Ragnedda interviene a Dentro la Notizia dopo la confessione del figlio Emanuele: "Sta collaborando con gli inquirenti, non era violento. Volevo chiedere scusa alla famiglia di Cinzia"
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A Dentro la notizia parla Mario Ragnedda, padre di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vinicolo di 41 anni accusato dell’omicidio di Cinzia Pinna e attualmente detenuto nel carcere di Sassari.

Mario parla delle condizioni del figlio dopo l’arresto: "Emanuele sta bene se non fosse ovviamente, giustamente disperato e addolorato per la povera ragazza e per i familiari. Però sta collaborando assolutamente con gli inquirenti, sta facendo tutto il possibile per ricostruire quello che è successo".

Il padre respinge l’ipotesi di un’influenza esterna da parte di una donna vicina al figlio: "Io non credo assolutamente che questa persona su di lui abbia influito in maniera particolare. Lui stava risolvendo qualche suo problema personale che aveva magari soprattutto con noi in famiglia".

Il padre del presunto assassino di Cinzia PinnaIl padre del presunto assassino di Cinzia Pinna

Mario precisa: "Non era violento. Emanuele era assolutamente e credo che sia ancora una persona buona, generosa, altruista, che portava in casa chiunque avesse bisogno e aiutava chiunque avesse bisogno". Riguardo alla notte dell’omicidio, aggiunge: "So che questa ragazza gli ha chiesto un passaggio in macchina e lui gliel’ha dato. Poi ha appreso che non sapeva dove dormire e l’ha tenuta in casa. Probabilmente hanno bevuto e forse usato delle sostanze. Dopodiché Emanuele dice di essere stato aggredito, di aver avuto paura per la propria vita e la prima arma che ha avuto in mano l’ha usata".

Le indagini ipotizzano la presenza di una donna sulla scena del crimine: "Emanuele mi ha detto che lui era da solo e che questa ragazza non c’entra nulla. Questo è quello che so e questo è quello che vi riferisco".

Il padre esprime il dolore per quanto accaduto e la volontà di avvicinarsi ai familiari della vittima: "Noi con Cinzia abbiamo perso una figlia. Stiamo soffrendo per loro, per la famiglia, e ovviamente abbiamo un figlio che invece è rimasto vivo in questa situazione. La mia intenzione è assolutamente quella di prendere contatto con la famiglia e portare tutte le mie scuse perché mi sento responsabile".

A Dentro la notizia aveva parlato anche la madre di Emanuele Ragnedda che aveva dichiarato: "Mio figlio se ha sbagliato deve pagare. Se ha sbagliato deve pagare. Sono io la prima a fargliela pagare. Riguardo la famiglia di questa ragazza non ho parole. Non ho parole. Io sto piangendo prima per loro e dopo per mio figlio, ma prima per loro".

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