Leonardo Leone e la tesi del complotto sul Coronavirus
La iena Gaston Zama intervista Leonardo Leone, l'imprenditore convinto che il Covid-19 sia stato creato in laboratorio a Wuhan
Nella puntata del 26 maggio de Le Iene, è andato in onda un nuovo servizio dedicato al complottismo sul coronavirus. La iena Gaston Zama incontra Leonardo Leone, un imprenditore diventato poi formatore per insegnare alle persone la sua ricetta del successo. Con l'inizio della pandemia da coronavirus, Leonardo Leone è tra i sostenitori della teoria secondo cui il Covid-19 non sarebbe dovuto a un salto di specie (come affermano gli scienziati di tutto il mondo e l'Organizzazione Mondiale della Sanità), ma sarebbe stato creato in laboratorio a Wuhan e poi rilasciato per errore. "Sono inca***to, bisogna fare chiarezza. Numero uno: il coronavirus non è un virus che è nato dal pesce del c*zzo, non è vero che le teste di pterodattilo che si mangiano i cinesi sono andate a male”, aveva affermato Leonardo Leone alla fine di un suo incontro. Intervistato da Gaston Zama, l'imprenditore dichiara: “Ci sono virologi che asseriscono e certificano che la Sars, l’Ebola e tante altre robe successe nel passato siano un’invenzione dell’uomo e c’è chi dice che invece è tutta roba d’animali e già esistevano". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE