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Paolo Brosio

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Paolo Brosio, nato ad Asti il 27 settembre 1956, giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano, entra nel mondo del giornalismo nel 1975, a 19 anni, come collaboratore e giornalista pubblicista al quotidiano La Nazione di Firenze per otto anni. Dirige, giovanissimo, l'ufficio stampa della squadra di Serie A del Pisa Calcio, guidata da Romeo Anconetani, organizzando anche un'edizione internazionale della “Mitropa Cup”, con sei squadre di calcio dell’Europa dell’Est. Nel 1984 si laurea in Giurisprudenza con 110 e lode all'Università di Pisa con una tesi di filosofia del diritto su Max Weber, con relatore il professor Domenico Corradini dell’Istituto di Filosofia del Diritto. Pochi giorni dopo la laurea, viene incaricato dal rettore Professor Bruno Guerrini di dirigere l’Ufficio stampa e di pubblicare il “Notiziario” dell’Università di Pisa, la prestigiosa rivista mensile ufficiale dell’Ateneo Toscano, insieme al professor Gianfranco Elia, pro-rettore e sociologo di fama internazionale. Si costituisce così il primo ufficio stampa dell’Università pisana grazie alla pubblicazione di questa rivista. L’anno successivo entra nella redazione di Genova del “Secolo XIX”, poi viene trasferito come inviato speciale di cronaca nera e giudiziaria della redazione di La Spezia. Nel 1990 inizia a lavorare con la qualifica di inviato speciale a “Studio Aperto” su Italia 1, dove partecipa alle Edizioni Straordinarie della Guerra del Golfo, del disastro della Moby Prince, a casi clamorosi di sequestri di persona da parte della Ndrangheta, come nella vicenda del drammatico sequestro di Roberta Ghidini a Brescia, e dove poi raggiunge la notorietà con uno scoop di un importantissimo filmato inedito sulle cause della collisione fra l’Agip Abruzzo e la Moby Prince nella notte fra il 10 e l’11 aprile del 1991. In quegli anni lavora sia per il “Tg5” che per “Studio Aperto” su Italia 1 che per il “Tg4” di Emilio Fede dove poi raggiunge una grande notorietà con l’inchiesta Mani Pulite, rimanendo per sette anni davanti al Tribunale di Milano per realizzare centinaia di dirette straordinarie. Continua Prima di lasciare Mediaset conduce dieci prime serate su Italia 1 come conduttore insieme ad Alessia Marcuzzi per la trasmissione “8 Millimetri”. Passa poi sulle reti RAI nel 1997, dove ricopre il ruolo di inviato speciale di punta della trasmissione “Quelli che il calcio” di Fabio Fazio. Sono sei anni ininterrotti di trasmissioni di grande successo con 35 puntate all’anno, per un totale di 210 dirette in tutti i paesi del mondo: dalla Cina all’India, dall’India al Canada, dal Canada agli Stati Uniti, dagli Stati Uniti al Sud America, fino all’Africa e dall’Africa ai Paesi Arabi e a tutto il Nord Europa e la Russia. Paolo Brosio ha partecipato a “Sanremo” sul palco del “Dopo-Festival” per tre anni, insieme a Fabio Fazio, Teo Teocoli ed Alessia Marcuzzi nel periodo in cui Fazio era il conduttore e direttore artistico del Festival. Nel 2006-2007 diventa l’inviato in Honduras dell’ “Isola dei Famosi” n. 4 su Rai Due. Successivamente partecipa con gli attori di Striscia la Notizia alla sit-com di Italia 1 “Belli dentro”. Lascia la Rai e passa a Mediaset per partecipare a “Stranamore”, con Emanuela Folliero, come inviato speciale. Nel 2009 si converte a Medjugorje e cambia la sua vita. Dopo aver attraversato un periodo difficile ritrova se stesso grazie alla fede cattolica, come raccontato nel suo libro del 2009, divenuto un best seller in Italia per copie vendute, sbaragliando tutte le classifiche: “A un passo dal baratro”. Perché Medjugorje ha cambiato la mia vita” edizioni Piemme Mondadori, in cui parla della sua conversione con la riscoperta della fede e della spiritualità legata alle apparizioni di Medjugorje. Da quel momento Paolo percorrerà il filone spirituale diventando un importante scrittore della Mondadori e pubblicando con questa casa editrice in tutto otto volumi per otto anni consecutivi ed entrando sempre nei primi cinque posti delle classifiche italiane nella Collana della Saggistica. Il 18 settembre 2013 è stato vittima di uno scherzo da parte del programma di Mediaset “Le Iene”, ma ci vogliono due anni per convincere Paolo a mandarlo in onda. Ci riesce Paolo Bonolis, conduttore di “Scherzi a parte”: Frank Matano, noto anche come youtuber e giudice di Italia's Got Talent, fingendosi un regista americano che deve girare un documentario su Medjugorje, intervista Brosio e, durante l’incontro, gli fa pervenire una telefonata del comico Leonardo Fiaschi, un complice, che finge di essere il Papa.  Incredibilmente lo stesso anno Brosio ha realmente incontrato il pontefice che, questa volta il vero Papa Francesco, lo ha chiamato invitandolo ad una udienza privata. In questi ultimi anni, gli anni della conversione, Paolo oltre ad avere scritto vari libri, come abbiamo detto, e ad aver preso parte a diversi programmi televisivi nelle reti nazionali Rai, Mediaset, La7 e Sky, ha partecipato a numerosi incontri culturali in tutta Italia, più di cento all’anno. Parallelamente alla sua attività professionale, con l’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore, di cui è socio fondatore, porta avanti molte iniziative benefiche con lo scopo di aiutare i più poveri e bisognosi in Italia e in vari paesi del mondo: fra queste le case già costruite per orfani ed anziani in Bosnia Erzegovina, nel Comune di Citluk, ed il Progetto del Primo Ospedale di Pronto Soccorso a Medjugorje per pellegrini cristiani e residenti di tutte le etnie e religioni, un progetto che Paolo vorrebbe iniziare entro il 2019-2020.

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