Brandizzo, la commozione del papà di Kevin: "Eravamo come fratelli"
A Pomeriggio Cinque, il ricordo del padre e del fratello di Kevin Laganà, il più giovane delle vittime dell'incidente ferroviario di Brandizzo
"Sono rimasto fermo a quel 30 agosto. Non riesco ad accettare la perdita di mio figlio". A Pomeriggio Cinque, parla Massimo, il papà di Kevin Laganà, il più giovane delle cinque vittime del tragico incidente che ha colpito la linea ferroviaria Milano-Torino tra Chivasso e Brandizzo. "Più che padre e figlio eravamo come due fratelli qua a casa. Giocavamo, scherzavamo, lo chiamavo tutte le sere. Ora mi manca tutto questo", ricorda con commozione l'uomo, e aggiunge: "Era un ragazzo solare con tutti, non aveva mai rabbia. Aiutava chi aveva bisogno. Quando era al lavoro ero tranquillo perché sapevo che non poteva farsi male. Invece quando usava la moto o la macchina lo chiamavo sempre. Gli piaceva il lavoro e la sua squadra". In collegamento c'è anche il fratello maggiore di Kevin, Antonino: "Voglio giustizia per mio fratello e combatterò per lui", dichiara. Antonino lavora nella stessa società di Kevin da sette anni: "Noi operai non è che siamo pazzi e andiamo in mezzo ai binari. Sono il ferroviere e il capo cantiere a dircelo e noi pensiamo di essere al sicuro. Non immaginiamo che ci possa venire un treno addosso". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE