Petro Poroschenko, ex presidente Ucraina: "A Bucha un massacro di sangue"
L'intervista nella puntata di mercoledì 6 aprile di Controcorrente
"Cosa sta succedendo a Bucha? Due parole: un massacro pieno di sangue. Il 24 febbraio è cambiato il mondo, È scoppiata la guerra e Bucha ha cambiato la natura della guerra. Le sanzioni internazionali prima del massacro di Bucha avevano un senso, ma dopo questo massacro le sanzioni dovranno essere molto diverse, più forti, più ferme e devastanti. La Russia dovrebbe essere immediatamente espulsa dal Consiglio per i diritti umani della Nazioni Unite, a partire da domani". Petro POroshenko, ex preisdente dell'Ucraina, ha parlato in diretta a Controcorrente - Prima serata nella puntata di mercoledì 6 aprile. "Dopo il massacro di Bucha e dopo l’invasione ingiustificata contro l’Ucraina, Mosca non ha nessun diritto, neanche il minimo diritto di parlare di diritti umani. Ci sono, in questa piccola città, nei sobborghi di Kyiv, centinaia di persone, civili, che non solo sono stati uccisi, ma nel caso delle donne stuprate. La città è stata completamente distrutta. Questo è lo stile dei barbari. In una parola: genocidio contro il popolo ucraino", aggiunge il politico, o ra a capo di un battaglione, "e sta succedendo non solo a Bucha ma anche a Mariupol, peggio ancora, a Borodyanka, peggio ancora, e in tanti altri posti". L'ex presidente è convinto che il paese abbia bisogno di armi per avvicinare la pace con la Russia: "Parlo di armi difensive, di carri armati, di caccia e di missili antiaerei. E poi le sanzioni, l'embargo di qualunque merce che esca dalla Russia, embargo contro le banche e tante altre cose. Voi state già facendo molto". E fa un appello: "L'Ucraina combatte per i principi base dell'ordine mondiale: prima di tutto il principio che nessun paese può modificare i confini di un altro paese con la forza; secondo principio nessun paese può dettare a un altro le proprie scelte, le proprie politiche, inclusa l'adesione alla Nato. Quindi questo non è possibile neanche nel caso del nostro paese. Nessun paese può erodere la sovranità nazionale. Adesso si parla di un compromesso tra russi e ucraini ma Putin ci vuole morti, ci vuole uccidere. E noi ucraini mettiamo in guardia tutti. Guardate che Putin vuole spazzare via il mio paese dalla cartina del mondo. Un paese che ha migliaia di anni di storia, ma noi vinceremo, ce la faremo. Non ci arrenderemo mai perché la verità è dalla nostra parte. Il mondo è con noi e ringraziamo ancora l’Italia, che comunque è con noi". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE
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