
Tra papato e popolino: Roma nel cinema di Luigi Magni
Mi viene da sorridere pensando a Gigi Magni, perché tra tutti i personaggi che ho conosciuto lui era in assoluto quello più simpatico. Conosceva, amava, raccontava Roma, la sua città. Inizia come sceneggiatore, lavorando anche con Mario Monicelli e fa tanto teatro. Ad un certo punto inizia la sua carriera da regista e lo fa con un gran film, "Faustina" e poi con un'altra grande pellicola, "Nell'anno del signore". Gigi porta avanti un cinema veramente interessante, rifugiandosi nel costume, perché forse un po' stanco del contemporaneo. Ho un grande ricordo di Luigi Magni: gli facevo cantare tante canzoni perché era un grande conoscitore della musica italiana degli anni '30 e '40. La storia del cinema italiano senza Luigi Magni sarebbe veramente più piccola.