
Mariupol piegata nel suo martirio vuole resistere. "La resa non è una opzione". L'ultimatum russo a Kiev di consegnare la città è stato respinto con queste parole dalla vice premier"Irina Vereshchuc. Rigettati così anche tregua e corridoio umanitario - offerti dai russi - e che accompagnavano l'ultimatum. Sugli autobus ieri sono saliti 3985 sfollati. 41mila in 5 giorni. Ma oggi non ci saranno vie d'uscita e nemmeno la possibilità che Mariupol possa essere raggiunta dagli aiuti umanitari. "