Era lo scenario che Giuseppe Conte forse più di altri avrebbe voluto evitare: la frattura perfetta, capace di dividere esattamente a metà il gruppo, lontanissima dall'agognata unità. La contesa avviene in Senato, in ballo la nomina del nuovo capogruppo: 36 voti all'uscente Licheri, 36 voti all'aspirante Castellone, il primo vicino a Conte, la seconda a Di Maio.