
"Gradi e vinci" è un nuovo gioco d'azzardo? Sì, ma solo per chi paga con assegno d'inclusione
25 apr | Canale 5
Luca Abete prova ironicamente a immaginare un decreto che permetta di fare scorpacciate di gratta e vinci grazie all'assegno d'inclusione. Poi però si accorge che di questa pratica, in realtà illegale, esiste già un importante "ambasciatore": è un tabaccaio di Napoli che accetta di vendere "grattini" anche a chi paga con l'ADI, strumento che ha rimpiazzato il reddito di cittadinanza. Non si fa problemi nemmeno a smerciare 70 cartelle per 450 euro. E naturalmente prende una percentuale…
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